Solo una manovra “suicida” potrebbe evitare all'Italia la procedura d'infrazione. Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, torna a difendere la “bontà” della manovra in Parlamento e in un nuovo faccia a faccia con il presidente dell'Eurogruppo, Mario Centeno, in visita a Roma. “Abbiamo avuto un confronto sulle rispettive opinioni sulla manovra di bilancio italiana che come voi sapete preoccupa gli Stati membri. Noi abbiamo spiegato che queste preoccupazioni non sono fondate sul contenuto reale della nostra manovra di bilancio”, ha sottolineato il ministro.
La risposta
L'esecutivo, ha assicurato Tria, “intende confermare” la manovra “nei suoi pilastri fondamentali” ma nel predisporre la risposta alla Ue, che sarà inviata entro martedì insieme al nuovo Documento programmatico di bilancio, ha bisogno ancora di tempo per valutare se confermare o modificare le stime. “I termini sono stati posti sempre in modo molto ristretto – ha spiegato il titolare del Mef – e ci si deve consentire di rispondere in modo documentato ristimando tutte le nostre previsioni e vedere se è necessario cambiarle o confermarle. Se riusciremo manderemo la risposta prima, altrimenti rispetteremo i tempi“. Di certo, però, ha spiegato, il governo non rinuncerà a un piano di bilancio espansivo per evitare la procedura di infrazione, perché “vorrebbe dire fare una manovra di restrizione fiscale violentissima, cioè andare a un deficit dello 0,8% che per un'economia in forte rallentamento sarebbe un suicidio. Non credo che la commissione si aspetti una reazione di questo tipo anche se formalmente rispettosa delle regole di bilancio”.
Obiettivo crescita
“Le manovre correttive si fanno se accade qualcosa, si considerano solo se l'evoluzione non è quella prevista. Non stiamo parlando di situazioni greche al 13% di deficit”, ha spiegato Tria aggiungendo che “gli aggiustamenti dal lato della spesa possono essere tanti e fatti in modo puntuale e non implicano elementi di emergenza così eccessivi” come la patrimoniale che, invece, “significherebbe una specie di suicidio”. Il ministro ha anche escluso un intervento sul settore bancario perché al momento “non ci sono le condizioni” e ha annunciato che nelle prossime settimane sarà predisposto il provvedimento per l'attuazione del reddito di cittadinanza, la misura bandiera del Movimento 5 Stelle per cui sono state previste solo le coperture in manovra. Così come per la revisione del sistema pensionistico. Per entrambi gli interventi, ha detto Tria, “è previsto un collegato ma anche che si possano utilizzare dei decreti legge per partire”. Il governo resta quindi convinto che sia “necessario attuare una manovra anticiclica” per “uscire dalla trappola della bassa crescita“. Il dialogo “costruttivo” con la Commissione europea va avanti e la dialettica in corso con Bruxelles, ha assicurato, è solo “tecnica”. Il titolare del Tesoro ha definito infatti “non giustificata la stima di deficit al 2,9% nel 2019 anche ammettendo un rallentamento”. “Come in Italia anche in Europa le stime vengono fatte da organismi tecnici che devono essere indipendenti dall'intervento politico dei commissari. Se la polemica c'è èprettamente tecnica non politica tanto che io ho affermato che questo non mette in discussione il dialogo che stiamo portando avanti con la Commissione Ue. E' inutile alzare i toni“.
In attesa
Dal canto suo il presidente dell'Eurogruppo ha ricordato che “è interesse di tutti che il dialogo in corso produca risultati positivi. Ci sono dubbi che aleggiano sul mercato sulla strategia finanziaria dell'Italia, portata avanti con una serie di costi per lo stato, le aziende e i cittadini”, ha osservato ancora Centeno sottolineando che la risposta dell'Italia è “una nuova opportunità per togliere tutti i dubbi e riaffermare la fiducia di imprenditori, investitori e partner europei, elemento chiave per la crescita”. “Non ho dubbi dell'impegno dell'Italia per l'euro e per creare una crescita sostenibile ed è essenziale che la legge di bilancio dimostri questo impegno”, ha aggiunto.