Primi sequestri di cannabis light in Italia. E stata applicata in queste ore la sentenza della Cassazione secondo cui commercializzare derivati dalla cannabis light quali infiorescenze, olio e resina non rientra nelle finalità commerciali regolate dalla legge 242 del 2016 ed è pertanto illegale.
I primi sequestri
I militari della Compagnia di Sala Consilina, nel Salernitano, hanno denunciato a piede libero un ventottenne per detenzione al fine di vendita di sostanze stupefacenti. Nel corso di controlli, i militari dell'Arma hanno trovato 15 confezioni di infiorescenze di cannabis messe in vendita per un valore complessivo di 300 euro circa. Ieri i carabinieri hanno svuotato i distributori automatici che contenevano decine di confezioni di cannabis light esposte e pronte per la vendita in un locale di a Lamezia Terme, “in contrasto con quanto recentemente disposto dalla Corte di Cassazione”. I titolari delle relative attività commerciali sono stati denunciati. Il primo sequestro di cannabis light in Abruzzo dopo le recenti evoluzioni normative è stato eseguito lo scorso 3 giugno in un deposito del Chietino dai Carabinieri del Nas di Pescara. In un garage i militari hanno trovato diverse centinaia di confezioni di infiorescenze di cannabis, per un peso complessivo di 2,8 chilogrammi, aventi Thc non consentito dalla legge. Il titolare del deposito è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Chieti per detenzione finalizzata alla cessione di sostanze stupefacenti. La Cassazione ha integrato il Testo unico sulle droghe (articolo 73, commi 1 e 4, dpr 309/1990) vietando anche “le condotte di cessione, di vendita, e, in genere, la commercializzazione al pubblico, a qualsiasi titolo, dei prodotti derivati dalla coltivazione della cannabis sativa L, salvo che tali prodotti siano in concreto privi di efficacia drogante”.