Primarie per il centro destra? Mai dire mai. CosƬ il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta, corregge il tiro sulle dichiarazioni del presidente del suo partito. āSilvio Berlusconi ha ragione. Le primarie possono essere falsateā, ma il ā20 maggio 2014, nellāufficio di presidenza ā ricorda Brunetta ā Forza Italia aveva giĆ discusso e deliberato la possibilitĆ di tenere le primarie di coalizione nel caso in cui non fosse possibile individuare un candidato condiviso allāinterno del centrodestra. E siccome la Lega sta acquistando sempre piĆ¹ peso, il tema delle regole per scegliere i candidati comuni si porrĆ con forzaā. Secondo il capogruppo dei deputati azzurri, āsarebbe una soluzione democratica, farebbe concorrere i partiti alla luce del sole e la consultazione popolare avrebbe lāeffetto di mobilitare la nostra genteā. Tuttavia, sottolinea, ābisogna chiarire in anticipo come tenere le primarie, con quali regole, con quali controlli per impedire che ne approfittino pochi signori delle tessere o chi dispone di truppe cammellateā.
La polemica arriva in riferimento alla dota di domenica pomeriggio di Berlusconi: āRitengo ā ha scritto lāex premier ā che per lāindividuazione dei candidati per le prossime elezioni amministrative, il centrodestra debba scegliere, come ĆØ sempre accaduto, attraverso gli accordi tra le forze politiche che lo compongonoā. Le parole del Cavaliere vanno in conflitto con quanto dichiarato finora da Giovanni Toti e Renato Brunetta, che si sono spesi a favore dellāipotesi di una competizione interna di centrodestra, in vista della scelta dei candidati sindaci delle grandi cittĆ nel 2016.
āPiĆ¹ che un referendum sulle primarie ā commenta in una nota Maurizio Gasparri ā in effetti a sinistra degenerate in truffe manipolate da coop e mafiosi, mi interessa una forte e incisiva ripresa di iniziativa politica da parte di Forza Italia. Mi auguro che progetti innovativi e inclusivi prendano corpo e si rivelino vincenti. Intanto io voglio insieme a tutti occuparmi di Forza Italia e questa Italia. Con piĆ¹ presenza e piĆ¹ consenso, obiettivi per i quali il ruolo di Berlusconi ĆØ essenziale, avremo piĆ¹ potere contrattuale nel Parlamento, nel centrodestra, nel confronto sulle riforme. Agire tra la gente, con le nostre chiare posizioni su fisco, sicurezza, immigrazione, lavoro, impresa,famiglia. Il resto ā conclude il vicepresidente del Senato ā ĆØ rito politicista che piace a chi oscilla tra lo zero e il due per cento e quindi poco potrebbe avere da dire sia alle primarie che alle secondarieā.
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