La voce degli ultimi

lunedì 18 Novembre 2024
18.8 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

lunedì 18 Novembre 2024

Prima i figli di genitori veneti: l’accesso selettivo agli asili nido è legge

L’accesso agli asili nido con priorità agli italiani è legge. Ed è già polemica. Il nuovo disegno approvato dal consiglio regionale del Veneto dà priorità nell’accesso agli asili nido ai bambini nati da genitori che risiedano e lavorino nella regione “da almeno 15 anni”. Tutti gli altri possono netrare, ma solo dopo sempre che ci siano ancora posti disponibili. L’iniziativa si applicherà soltanto ai nidi comunali – il 10% del totale in Veneto – e non a quelli paritari parrocchiali. La proposta era stata licenziata a maggioranza in commissione Sanità e ieri è approdata in aula.

Giovanna Negro, una dei due firmatari insieme al “tosiano” Maurizio Conte, ha assicurato che il testo nasce da esigenze pratiche: “Ci sono genitori che vivono e lavorano in Veneto da sempre che a causa del reddito Isee alto si vedono scavalcati nelle graduatorie per l’accesso ai nidi comunali e per poter mantenere il lavoro sono costretti a pagare rette altissime nei nidi privati. Questo a favore di genitori arrivati qui da qualche anno, con Isee basso, talvolta anche perché uno dei due non lavora”. “Che poi scusate: se un genitore è disoccupato – sottolinea la Negro – perché non tiene il figlio con sé a casa, lasciando il posto a chi ne ha bisogno?”.

Il disegno di legge, come era prevedibile, ha spaccato l’aula destando perplessità anche in Forza Italia, i cui tre consiglieri si sono infatti astenuti al voto. “Stiamo attenti ad inseguirci su temi così delicati avendo soltanto un obiettivo ideologico e propagandistico”, ha avvertito Massimo Giorgetti, vicepresidente di Fi. “I posti sono limitati e noi vogliamo dare priorità alla nostra gente che vive, lavora e paga le tasse qui ha ribattuto Silva Rizzotto della lista Zaia Presidente – Non accetteremo mai che siano i veneti ad essere discriminati”.

Contrari i 5 Stelle e i democratici. “Vi rendete conto che le nuove generazioni Erasmus spesso cambiano residenza più volte, anche all’estero, per ragioni di studio e di lavoro?”, ha denunciato il pentastellato Jacopo Berti. Il suo intervento ha portato all’eliminazione dell’avverbio “ininterrottamente” dal requisito dei 15 anni; Berti ha comunque votato “No”. Contrario anche il dem Claudio Sinigaglia che ha voluto evidenziare come i bimbi stranieri siano appena il 9% di quelli presenti negli asili veneti tacciando la legge di “superficialità” e ha preconizzando l’impugnazione da parte del governo perché “è evidente che si stia creando una disparità di trattamento”.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario