Due date: 14 agosto 2018 – 14 agosto 2019. Non una, come è spesso usuale nelle lettere. La missiva stessa non è usuale. A firmarla sono le due società Autostrade per l'Italia e il Gruppo Atlantia, i cui vertici sono in cima alla lista della Procura che accerterà le responsabilità sul crollo del Ponte Morandi. Ma un anno non è sufficiente a superare il dolore e smaltire la rabbia per l'incidente: “i lavoratori di tutto il gruppo rinnovano il cordoglio e la compassione più sincera per le vittime del crollo e per il dolore dei loro familiari” recita la nota.
“Questi sentimenti rimarranno per sempre nei cuori e nelle menti delle donne e degli uomini di Autostrade per l'Italia, che nell'ultimo anno si sono adoperati senza sosta per lenire le ferite della comunità genovese, rafforzando la determinazione a fare sempre di più e meglio per gestire una rete che ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo economico e alla coesione sociale del nostro Paese, e nella quale accogliamo ogni giorno milioni di persone”.
Le società non toccano le polemiche né fanno cenno a eventuali responsabilità, ma non negano “la gravità delle sofferenze e dei disagi causati all'intera comunità genovese dal crollo del Ponte Morandi. E abbiamo sentito e sentiamo come nostro dovere quello di dare il massimo contributo” continua la nota.
Le due società s'impegnano a unire tutte le loro forze per sostenere “tutti coloro che sono stati colpiti dal tragico evento negli affetti, nella memoria, nel lavoro e nell'attività d'impresa […]. Le donne e gli uomini del nostro gruppo hanno e avranno Genova nel cuore. Per sempre” termina la lettera
La lettera che Autostrade per l'Italia e il gruppo Atlantia hanno inviato ai giornali