Una vicenda spinosa quella che ha coinvolto Roberto Fico, neoeletto alla presidenza della Camera dei deputati e reduce da un doppio giro di consultazioni dovute al mandato esplorativo concessogli dal Capo di Stato Mattarella per valutare le posizioni di Movimento 5 stelle e Partito democratico in ottica di un nuovo esecutivo. E l'episodio risale proprio a quei giorni, o meglio il 25 aprile scorso, giornata di pausa dal confronto partitistico: la terza carica dello Stato ha incontrato, sotto la sua abitazione, alcuni cronisti del programma “Le Iene” i quali incalzano il presidente su una sua presunta collaboratrice domestica, la quale lavorerebbe nella casa della sua compagna a Napoli ma che, secondo la testimonianza di una persona rimasta a volto coperto e con voce camuffata, lo farebbe senza regolare contratto.
La vicenda
Sulla questione sono arrivati gli approfondimenti dei giornalisti del noto programma, i quali hanno prima raggiunto telefonicamente la presunta domesitca (una tale Imma), la quale avrebbe confermato di lavorare in quella casa, percependo 500 euro mensili (per 4 ore e mezza giornaliere) e di farlo sotto contratto, poi lo stesso Fico che, da parte sua, nega di aver avviato un rapporto di lavoro con la donna, presentandola come “una carissima amica” della sua compagna, con la quale si aiuterebbero vicendevolmente. Nella storia però entra anche Roman, un uomo di origine ucraina che, secondo la stessa testimonianza, sarebbe senza permesso di soggiorno ma avrebbe comunque svolto dei lavori in casa di Fico salvo che, divenuto presidente della Camera, tale persona sarebbe stata “mandata via”. Il capo di Montecitorio non ha negato di conoscere l'uomo, sostenendo però di averlo conosciuto alla fermata dell'autobus e di aver fatto per lui solo un atto di beneficenza.
Polemica
Nonostante per il momento la vicenda resti ancora indefinita, il servizio delle Iene è bastato per scatenare il dibattito delle diverse ali politiche attorno al caso, con alcuni esponenti del Pd (fra i quali l'ex premier Renzi) a invitare il presidente della Camera a definire la questione in Aula. Il muro difensivo è alzato dal Movimento 5 stelle: “Esprimiamo la nostra solidarietà al Presidente Roberto Fico – spiegano i capigruppo di Camera e Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli -. In queste ore oggetto di strumentali attacchi politici privi di fondamento. Non abbiamo nessun dubbio sulla sua condotta e sulla sua correttezza”. Decisamente opposta la visione di Forza Italia: “Predicavano maluccio e razzolano peggio – ha spiegato Maurizio Gasparri -. Fico, dismessi da poche ore i cordoni-scorta, che con decine di poliziotti e carabinieri accompagnavano le sue blindatissime passeggiate, in pochi giorni colleziona una seconda figuraccia”. Alcuni esponenti politici sono arrivati a chiedere le dimissioni del presidente.