Nuova stangata per l’Atac all’indomani della presentazione del piano industriale 2015-2019 che costringerà l’azienda del trasporto pubblico di Roma ad aumentare tariffe e orari di guida degli autisti. Settantasette milioni, a tanto ammonta il pignoramento disposto a seguito del contenzioso promosso da Roma Tpl il consorzio che gestisce in appalto le linee periferiche di superficie. Un provvedimento che mette a rischio l’intero sistema di mobilità capitolino e le casse dell’azienda ancora in attesa dei 620 milioni di euro di credito nei confronti della regione Lazio.
Il pignoramento fa seguito a un lodo arbitrale riguardante il servizio reso dal consorzio nel periodo 2006 2010. Il Campidoglio ha già fatto sapere che “garantirà le risorse necessarie ad Atac per scongiurare il blocco dell’operatività” e che “l’azienda resiste in giudizio in quanto il lodo arbitrale è stato pronunciato nel 2009 da arbitri che ritiene privi di potere e non legittimati a giudicare la controversia”.
L’udienza è fissata per il 29 novembre ma Atac ha già depositato il ricorso in Cassazione per l’annullamento della sentenza pronunciata dalla Corte d’Appello il 31 gennaio scorso.