Un reddito di base per tutti i Paesi europei: è la richiesta del segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa. “Bruxelles si faccia garante dell’implementazione di un salario minimo in tutti i Paesi della zona Euro – ha il leader politico – con l’obiettivo di ritrovare la dimensione sociale della nostra unione economica e monetaria”.
Secondo il leader dell’Udc, il piano di investimenti predisposto dall’Unione europea potrebbe essere lo strumento adatto a recepire questa esigenza. “C’è un piano Juncker, elaborato già quando presiedeva i vertici dell’Eurogruppo, tutt’oggi in cantiere, e pronto per essere esteso ad ogni singolo Stato membro, Italia inclusa”, ha sottolienato Cesa. Ma “nonostante le reiterate dichiarazioni del governo non dispone ancora di un simile strumento, insieme ad Austria, Finlandia, Danimarca, Svezia, Cipro e Norvegia”.
Uno strumento utile non solo alla ripresa dei consumi, ma anche alla tutela dei diritti di base dei lavoratori. Il segretario dell’Udc ha infatti concluso: “E’ opportuno che assieme al rilancio del sistema imprenditoriale vi sia anche un impegno dell’esecutivo italiano e comunitario nella salvaguardia dei diritti di tutti i lavoratori”.