A palazzo Chigi continua a tener banco il caso pensioni. Lunedì è previsto un Consiglio dei ministri nel quale il governo deciderà come procedere ai rimborsi degli arretrati a chi ha perso la rivalutazione a seguito del Salva Italia. La cosa certa, al momento, è che solo “una parte di questi soldi” sarà restituita. A rivelarlo è stato il premier Matteo Renzi, intervenendo a Radio Anch’io su Radio 1. “Stiamo studiando come fare a rispettare la sentenza e contemporaneamente l’esigenza di bilancio – ha spiegato – sapendo che questi soldi purtroppo non andranno ai pensionati che prendono 700 euro al mese”.
Parole che hanno subito scatenato un vespaio politico. Il primo a insorgere è stato Matteo Salvini; “Renzi dice ‘restituiremo una parte dei soldi’ tolti ai pensionati – ha scritto su Facebook il leader della Lega – . Una parte??? Vergogna, la Lega farà le barricate! Restituire tutto a tutti, con lettera di scuse, e cancellare la Fornero. Siamo pronti a bloccare i lavori in Parlamento”.
“A Matteo Renzi, imbroglio continua su pensioni e scuola. Non restituisce soldi a pensionati, e fa assunzioni di massa senza concorso. Vergogna!” ha scritto invece il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta. Più soft, invece, la reazione della Camusso. “Va applicata la sentenza sulle pensioni – ha spiegato il leader della Cgil – ma potrebbe essere proprio l’occasione per riprendere in mano un insieme di ingiustizie introdotte con la legge Fornero”. La Camusso ha poi invitato a “rivedere il sistema pensionistico anche alla luce del blocco del ricambio dovuto all’aumento dell’eta’ pensionistica”.