Molto positiva” è la definizione attribuita da fonti vicine alla Lega alla riunione su Manovra e legge di Bilancio svolta a Palazzo Chigi con il minsitro dell'Economia, Giovanni Tria, il quale “ha preso atto della volontà politica della Lega e del Movimento 5 Stelle di realizzare formule importanti di cambiamento, dal reddito di cittadinanza per gli italiani alla riforma delle pensioni”. Sentori positivi dunque, specialmente in virtù della conferma delle misure su quota 100 delle pensioni (con formula di pensionamento a 62 anni con 38 di versamenti): “Ora – spiegano – c'è l'impegno di tutti ad affinare le proposte e dello stesso ministro Tria a cercare soluzioni, con l'ottica di realizzare la maggior parte delle misure, anche le più costose, con coperture che abbiano un basso impatto sui conti pubblici e comunque senza aumentare le tasse e l'Iva”.
Bitonci: “Si può arrivare al 2,2%”
Cauto ottimismo anche dal ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, il quale ha commentato l'incontro Lega-Tria attraverso un post su Facebook: “Ho avuto notizie dalla riunione economica di oggi a palazzo Chigi – ha scritto -. Si sono fatti passi in avanti perché il nostro obiettivo è applicare il reddito di cittadinanza, superare la legge Fornero e abbassare tasse con un sistema di flat tax. Ma bisogna fare ancora passi avanti”. Fra gli interventi previsti da inserire nella legge di Bilancio, la riduzione dell'Ires al 15% per gli utili reinvestiti in assunzioni: “Un risparmio per le imprese di quasi un miliardo di euro”, ha siegato il sottosegretario alle Finanze Massimo Bitonci, il quale ha anche affermato, in merito al dibattito sulla Manovra, che “si deve trovare una soluzione e aprire un po' i cordoni della borsa, è giusto che sia così. Tria fa il suo lavoro. Noi sappiamo benissimo che una certa elasticità puo' essere data. Salvini parlava di 2,9%, ora di 2,5% e io penso che si potrebbe arrivare tranquillamente tra il 2 e il 2,2%”.
Giorgetti: “Nulla di sorprendente”
Per il sottosegretario Giorgetti, l'obiettivo è ora mantenere le promesse in modo responsabile, anche e soprattutto in virtù dell'accordo raggiunto su quota 100: “Non è nulla di sorprendente: ci sono le richieste dei partiti e il ruolo del ministro dell'Economia è di dire sempre di no. E' un processo che richiede settimane. Quindi stiamo cercando di rispondere a quanto abbiamo promesso agli elettori e lo faremo in modo responsabile nell'interesse dell'Italia”.