Incassato il trionfo alle primarie, Matteo Renzi si prepara a rientrare a Roma per riprendere il lavoro da segretario Pd, interrotto dopo la sconfitta nel referendum del 4 dicembre con l’apertura del congresso dem.
Iniziativa sulla legge elettorale e impegno del Pd nei principali dossier del governo, a partire da Alitalia, sono le priorità del segretario, che però dovrà anche riorganizzare gli organigrammi del partito. Anche alla luce della scissione e delle nuove minoranze interne, quella di Orlando e quella di Emiliano. “Fronte democratico – rivendica il governatore pugliese – è la nuova area del Pd analoga per dimensioni a quella che era di Enrico Letta. Se Renzi avrà imparato dagli errori commessi, saremo pronti ad assicurare il nostro contributo alla discussione nel Pd e, una volta trovata la soluzione comune, la sosterremo”. E sulla riforma elettorale torna a dichiararsi “sinceramente disponibile” al confronto Luigi Di Maio, concordando con Renzi, ma non con i suoi ex rivali Orlando e Emiliano, sul no al premio alla coalizione altrimenti “facciamo la fine di Prodi con Mastella e di Berlusconi con Fini”. La riforma elettorale, chiarisce il sottosegretario Maria Elena Boschi, “non è responsabilità esclusiva del Pd, occorre che tutte le forze politiche siano responsabili”.
I dati delle primarie, ancora non certificati, dello spoglio gli attribuiscono la vittoria di Renzi al 70% ma, se Emiliano giudica “un risultato straordinario” il suo 10%, invita ad aspettare i risultati ufficiali, rivendicando il 22,6% contro il 19,50 reso noto dall’organizzazione del Pd. Percentuali che non cambiano l’entusiasmo del neoleader e dei fedelissimi, pronti da domani a ridare centralità al Pd anche se M5S, con Luigi Di Maio, vanno all’attacco di un partito che “perde un milione di voti ad ogni elezione”.
A Renzi sono arrivati i complimenti di Emmanuel Macron, che domenica prossima sfiderà Marine Le Pen nel ballottaggio delle presidenziali francesi. “Io darò il massimo per vincere domenica, tu dai il massimo per vincere le prossime elezioni, insieme cambieremo l’Europa” è stato il messaggio del leader di En Marche.