“Chi pensava che non ci fosse un’alternativa al Partito democratico si sbagliava. Il voto l’ha dimostrato in maniera chiara. Netta. Ha frantumato l’illusione. I Cinque Stelle possono sfidare e battere questo Pd. Perché c’è un’area populista di destra e della Lega che ha votato per Grillo. E che lo farà ancora”. Lo ha detto ad Avvenire Giuseppe Fioroni, ex ministro dell’Istruzione.
“C’è una saldatura preoccupante tra Lega e M5S. Si è visto a Torino. Si è visto a Roma. Ma si è visto anche a Grosseto dove i Cinque Stelle hanno votato al ballottaggio per il candidato della destra”, ha chiarito. “Così stiamo consegnando il Paese ai Cinque Stelle. Serve allora una svolta, un cambio di strategia. E prima ancora serve una severa autocritica”. Grillo, ha spiegato, “è stato capace di coniugare innovazione e solidarietà, noi meno. Il Pd invece è forte, luminoso, credibile se sa ripartire dagli ultimi. Dobbiamo saper declinare parole spesso trascurate: sofferenza, solidarietà, povertà. Dobbiamo tornare a parlare a un ceto medio che fatica e a un pubblico impiego di cui si parla solo per agitare il fantasma dei licenziamenti… Diciamolo chiaro: il voto cattolico è mancato al centrosinistra”.
È un processo, ha aggiunto, a tutto il Pd “abbiamo sbagliato tutti. Sì, ho pensato spesso al voto cattolico. Siamo stati percepiti come una forza fredda, superficiale, disattenta. A Roma hanno votato Raggi e non hanno visto il Pd come un grande partito laico, ma si sono fatti condizionare da certe venature di laicismo che portano a una società individualista, algida, egoista”. Renzi, secondo Fiorono, è da preservare. lo dico alla minoranza e anche alla maggioranza. Se cade Renzi cadiamo tutti, se qualcuno lavora per togliergli ossigeno lo toglie a tutti noi”.