La Corte dei Conti sta indagando sulla passerella dell’artista bulgaro Christo installata sul Lago d’Iseo e visitata da oltre un milione di turisti tra giugno e luglio. Ne dà notizia l’associazione dei consumatori Codacons, che nelle settimane scorse aveva depositato una formale denuncia alla procura contabile relativamente ai costi dell’opera a carico della collettività.
La Guardia di finanza ha eseguito un sopralluogo negli uffici della Comunità Montana del Sebino bresciano, acquisendo tutta la documentazione relativa all’opera dell’artista, chiamata ‘The Floating Piers’. Operazione richiesta proprio dal Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori alla Corte dei Conti. Nell’esposto presentato dal Codacons, si chiedeva infatti di utilizzare le fiamme gialle per gli accertamenti del caso e per l’acquisizione degli atti relativi alla realizzazione della passerella
L’associazione, nello specifico, chiede di indagare sui costi sostenuti dagli enti locali per l’organizzazione dell’installazione artistica temporanea, lunga 4,5 km, poiché – a partire dall’inaugurazione dell’opera avvenuta lo scorso 18 giugno – si sono registrati incidenti vari con costi non indifferenti a carico della collettività: dai servizi di soccorso alle evacuazioni e al blocco dei treni, passando per la gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico. Costi – sottolinea il Codacons – che potrebbero rappresentare uno spreco di pubbliche risorse.
The Floating Piers è un’opera artistica realizzata come una serie di passerelle installate sulla sponda bresciana del lago d’Iseo, che ha permesso ai visitatori di camminare appena sopra la superficie dell’acqua del lago da Sulzano, sulla terraferma, sino alle isole di Monte Isola e San Paolo per quasi 5 km. è rimasta aperta dal 18 giugno al 3 luglio 2016 con circa 1,5 milioni di visitatori.