La Grecia e le basse prospettive di crescita nell’Eurozona hanno scosso, in questi giorni, l’andamento delle Borse del Vecchio Continente. Sul punto è intervenuto, i un’intervista al Sole 24 Ore, Pier Carlo Padoan. “I mercati sono in forte tensione in tutta al zona euro, e non solo, per diverse ragioni. Ma neppure una ha a che fare con la nostra manovra” ha detto il ministro dell’Economia. La legge di Stabilità varata dal governo mercoledì ha sollevato un polverone. Ieri le regioni hanno parlato di “tagli insostenibili” provocando la reazione piccata di Renzi che ha invitato i governatori a pensare “ai loro sprechi”. “Le regioni aumenteranno le tasse? Responsabilità loro – ha detto ancora Padoan- non accetto chi accusa lo Stato, i governi, di far aumentare le tasse locali. Regioni e comuni sono autonomi”. Il numero uno di via XX settembre ha poi spiegato che la “manovra unisce misure di bilancio con una forte riduzione fiscale e riforme strutturali come quelle del lavoro e della giustizia”.
Un plauso per il provvedimento dell’esecutivo è arrivato da Carlo Cottarelli dalle colonne del Corriere della Sera. “E’ una legge molto coraggiosa. Non so se io avrei avuto questo coraggio”. Il commissario straordinario per la spending review la manovra “va nella direzione giusta anche se ancora non conosco tutti i dettagli. Penso che l’Italia abbia bisogno di questo. Non di un’ulteriore stretta fiscale”. Cottarelli ha parlato anche delle difficoltà incontrate nel corso del suo lavoro, affermando che le maggiori resistenze le ha avute dal “sistema dei capi di gabinetto. Si conoscono tutti tra loro, parlano tutti lo stesso linguaggio. E i capi degli uffici legislativi. Hanno in mano tutto e scrivono leggi lunghissime, difficilmente leggibili”.