Io non ho autorizzato nessuno e nessuno mi ha chiesto un'autorizzazione, la responsabilità (del settore bancario, ndr) è in capo al ministro delle Finanze che d'abitudine ne parla con il Presidente del Consiglio“. Questo uno dei passaggi più importanti dell'audizione di oltre 4 ore di Pier Carlo Padoan alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche. Nello specifico il senatore Andrea Augello aveva chiesto a Padoan delucidazioni sui colloqui fra l'allora ministra delle Riforme Maria Elena Boschi e Graziano Delrio sul caso Etruria.
Incontri
Padoan ha poi riferito di aver appreso “dalla stampa” degli incontri di Boschi con alcuni banchieri o esponenti degli organi di vigilanza e di non aver mai visto “Pier Luigi Boschi (padre dell'ex ministra ndr)”. Infine ha chiarito di non aver mai parlato del salvataggio di Etruria con Federico Ghizzoni. “Negli anni della crisi era normale interagire con i top manager delle banche – ha sottolineato – ci siamo incontrati moltissime volte, abbiamo parlato di tante cose, compresi gli scenari globali, ma non abbiamo mai discusso della banca cui si riferisce (Etruria ndr)”
Il caso Visco
Quanto alla conferma del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, Padoan ha spiegato che la decisione è stata ispirata “essenzialmente alla continuità istituzionale in un contesto in cui seppure in fase di miglioramento dell'economia l'andamento dell'Italia continua a essere importante. Si è voluto dare un segnale ai mercati. Pur riconoscendo che in alcuni singoli casi la vigilanza poteva fare meglio, ciò avveniva in contesto di cambiamento delle norme europee e di crisi economica”.
La crisi
Padoan ha poi detto che le autorità di vigilanza bancaria si sono trovate ad “affrontare una fase di transizione che ha spostato a livello europeo le competenze, il processo è ancora in corso. Malgrado la difficoltà c'è stata una sostanziale capacità di gestione del sistema. Al netto delle modifiche delle regole non si possono escludere casi in cui responsabilità importanti a livello di singoli istituti” sono possibili. “Lungi da me dire che è andato tutto bene – ha detto rispondendo all'osservazione di Giovanni Paglia (SI) secondo cui la versione del ministro indicava che fosse andato tutto bene nella gestione delle crisi bancarie- ma all'interno di questo quadro difficile e in movimento sono stati fatti tutti gli sforzi possibili per una soluzione migliore tra virgolette, che minimizza i costi gestione della crisi”.