Oltre 100 scosse hanno turbato la notte degli sfollati della Valnerina. La più forte, di magnitudo 3.5, si è verificata vicino Ussita alle 4.13. Circa quattromila persone hanno dormito fuori casa, sistemati in strutture provvisorie, palazzetti dello sport e qualche tenda. Alcuni gruppi sono già stati trasferiti negli alberghi della costa, come gli abitanti di Visso. Saranno seguiti da altri terremotati.
“La linea – ha spiegato il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio – è quella di portare le persone negli hotel per poter immaginare poi soluzioni temporanee con più tranquillità”. Ed è partito nel pomeriggio da Visso il primo pullman che ha portato un gruppo di persone verso Civitanova Marche, sulla costa. “Finora – dice il sindaco Giuliano Pazzaglini – hanno aderito 120 persone, ma domani aumenteranno”.
Nonostante l’intensità delle scosse di ieri, è stato confermato che non ci sono vittime nè feriti gravi. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha parlato di “miracolo”. Gli esperti danno il merito agli interventi di messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati fatti in seguito al terremoto che nel 1997 colpì Umbria e Marche.
E dal Governo partono i primi aiuti. Il Consiglio dei ministri ha esteso gli effetti della dichiarazione di stato d’emergenza già adottato per il sisma del 24 agosto ed ha destinato 40 milioni di euro “per consentire al capo del Dipartimento della protezione civile di assicurare con la massima tempestività ed efficienza gli interventi necessari all’assistenza alle popolazioni colpite”.
Renzi, visitando Camerino, si è impegnato. “Dobbiamo ricostruire – ha detto – presto e in modo serio. Sono ottimista che riusciremo a farlo”. Il premier ha quindi invitato il Parlamento ad approvare velocemente il decreto sul terremoto “perché lì ci sono le risorse e gli strumenti per mettersi a lavorare subito”. Gli ha fatto eco il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani: “ricostruiremo tutto, compresi i nuovi danni prodotti da queste ultime scosse. I cittadini sappiano che non sono soli e avranno lo Stato a sostegno”.
E per dare respiro ai terremotati, l’Autorità per l’energia ha sospeso con un provvedimento d’urgenza il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua, emesse o da emettere a partire dal 26 ottobre.