Ok della Camera alla riforma legittima difesa. Il provvedimento è passato con 373 voti favorevoli, 104 contrari e 2 astenuti. Al voto sono scoppiati gli applausi dei deputati di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega. Dai tabulati del voto risulta che 25 deputati del Movimento 5 Stelle non hanno partecipato alla deliberazione, entrando in Aula solo dopo la proclamazione dei risultati. Dal 26 marzo il provvedimento passerà al vaglio del Senato per la terza lettura.
Critiche
L'asse di centrodestra favorevole alla riforma non è passato inosservato. “In Parlamento c'è una nuova maggioranza. E la guida Salvini – ha scritto su Facebook il vicepresidente della Camera in quota Pd Ettore Rosato -. Settimana scorsa Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno deciso la non adesione al Global compact, il trattato internazionale sulla gestione dei migranti, nel silenzio della maggioranza (link). Oggi assieme alla Lega votano la riforma sulla legittima difesa. Una legge che non crea più sicurezza e rischia di ingannare i cittadini con un principio di impunibilità che non potrà essere realmente applicato. Anche stavolta i 5 Stelle annuiscono in silenzio e assistono alla ricomposizione della destra”. Affondo anche da parte di Matteo Orfini. “E anche sulla legittima difesa Luigi Di Maio fa il follower di Matteo Salvini – ha commentato -. E approva insieme a Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi una legge assurda che renderà l'Italia più insicura e produrrà più crimini”.
Centrodestra compatto
Soddisfazione nel centrodestra. La ministra della Pa, Giulia Bongiorno, plaude l'ok di Montecitorio. “Bene l'approvazione da parte dell'Aula di Montecitorio della Legittima Difesa, ora mancano pochi passi al traguardo finale. Stop ai calvari giudiziari per chi si difende e per chi reagisce ad un'aggressione in stato di turbamento“. Per Mara Carfagna si tratta di uno “dei cardini del programma del centrodestra. Questa legge però non si trasformi in un alibi: è sempre lo Stato a dover garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Ci sono anche italiani che non intendono armarsi ma vogliono dormire sonni tranquilli, sapendo che le Forze dell'Ordine sono sulle strade con le loro pattuglie, ben equipaggiate. La risposta alla percezione di insicurezza che si vive oggi in Italia non può essere quella dell'armatevi tutti, ma deve essere quella di uno Stato forte, presente, che assicura i criminali alla giustizia e protegge i suoi cittadini”.
Altolà di Area
Altolà, invece, della corrente Area della magistratura. “La legittima difesa era già prevista e disciplinata in modo equilibrato – Cristina Ornano, segretario dell'associazione delle toghe progressiste AreaDg -. I cittadini e la giustizia non avevano bisogno di una simile riforma. Una riforma che complica l'accertamento giudiziario, che comunque resta insostituibile; che apre la strada a pericolose conseguenze pratiche, come l'attuazione di una giustizia privata; che suscita seri dubbi sul piano costituzionale“.