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Ok al fondo per chi assiste un malato in casa

Via libera unanime, da parte della Commissione Bilancio del Senato, all'emendamento che approva lo stanziamento di 20 milioni di euro per il sostegno dei caregiver familiari. Un sostegno che sarà valido per gli anni 2018, 2019 e 2020, durante i quali  sarà predisposto il fondo per “la copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell'attività di cura non professionale del caregiver familiare”. In sostanza, l'emendamento sarà indirizzato verso quelle persone che svolgono assistenza, in maniera non professionale, a familiari gravemente malati. Più precisamente, “la persona che assiste e si prende cura del coniuge, di una delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, anche di un familiare entro il terzo grado, che a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata, o sia titolare di indennità di accompagnamento”.

Sacconi: “Premiato impegno”

Dopo l'ok alla web-tax e l'emendamento sull'età pensionabile, continua il lavoro del Governo sulla Manovra: l'emendamento sui caregiver, con Laura Bignami come prima firma, è stato approvato di tutti i gruppi e di buona parte dei senatori: il fondo di sostegno pari a 60 milioni in tre anni, sarà prelevato dal fondo speciale di parte corrente, con utilizzo parziale dell'accantonamento del Ministero dell'Economia: “L'approvazione unanime dell'emendamento che stanzia un primo (modesto) fondo a sostegno dei caregivers – ha commentato via blog Maurizio Sacconi, presidente della Commissione Lavoro al Senato – premia l'impegno lungo tutta la legislatura della senatrice Laura Bignami e la volontà unitaria della Commissione lavoro”.

Tutela delle librerie

Con l'approvazione del sostegno ai caregiver, si aggiunge un tassello importante al testo della Manovra che, nell'auspicio della Commissione, dovrebbe essere chiuso entro la giornata di domani per poi essere portato in Aula mercoledì. Ai 60 milioni triennali, inoltre, si aggiunge lo sconto fiscale a tutela delle librerie, approvato con un emendamento a firma Pd, il quale prevede per la vendita di libri al dettaglio un credito di imposta su Imu, Tasi, Tari e sull'eventuale affitto. Sconti maggiori per le librerie indipendenti, fino a 20 mila euro, poiché “non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite”. Si attesta sui 10 mila euro, invece, per gli altri esercenti, con limite di spesa fissato a 4 milioni nel 2018 e a 5 a partire dal 2019.

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