La Procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati tre persone accusate di aver offeso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in alcuni post pubblicati sui social network. Uno di questi non è siciliano, mentre gli altri due sarebbero residenti nel palermitano.
L'ipotesi di reato
Dopo la decisione del capo dello Stato di non avvallare la lista dei ministri, comprendente anche il professor Paolo Savona, proposta da Giuseppe Conte, i tre avevano pubblicato sulle piattaforme social alcuni commenti ritenuti offensivi nei confronti dello stesso presidente. Fra questi, anche alcuni riferimenti all'omicidio del fratello di Mattarella, Piersanti, assassinato a Palermo il 6 gennaio 1980. Il reato ipotizzato per i tre indagati è quello di attentato alla libertà del capo dello Stato.
Le motivazioni dell'accusa
Il pm Gery Ferrara, coordinato dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dal capo della Dda Francesco Lo Voi, ha deciso l'iscrizione dei tre nel registro degli indagati in quanto ritenuti gli effettivi autori dei post che contenevano commenti altamente offensivi. Anche se in un primo momento si era pensato che i profili che avevano pubblicato i post fossero dei fake, in poche ore la Digos e la polizia postale sono riusciti ad identificare i titolari dei profili social.