Slitta di un mese esatto (dal 15 giugno al 15 luglio) il termine per la presentazione dell'offerta vincolante da parte di Ferrovie dello Stato per l'acquisizione delle quote Alitalia. Una decisione annunciata, confermata dal Ministero dello Sviluppo economico al fine di “permettere il consolidamento del consorzio acquirente con i soggetti che sinora hanno manifestato il proprio interesse”. Uno scenario che resta identico, nel senso che le prospettive di partecipazione alla gar per la compagnia di bandiera restano le stesse; d'altronde, la novità sta nel fatto che, negli ultimi giorni, sono state avanzate numerose offerte ritenute interessanti. Rinvio quasi obbligato in un certo senso ma, al tempo stesso, in grado di far storcere la bocca a più di qualcuno, Lega in primis: “La situazione di Alitalia, con i suoi 11 mila dipendenti, va affrontata e risolta nell'immediato”, aveva detto il leader Matteo Salvini.
La proroga
Insorgono anche le opposizioni, stizzite dai continui rinvii. Aprifila del dissenso è il Partito democatico, che affida a una nota la sua posizione: “Il governo è in alto mare – hanno spiegato i dem in una nota – non sa cosa fare sul dossier Alitalia e proroga ancora i termini per la presentazione di un'offerta vincolante. Di Maio e Toninelli prendono ancora tempo dopo aver detto nei giorni scorsi che non ci sarebbe stato bisogno di una proroga. Ancora non si vede uno straccio di piano industriale mentre continua a sfumare il prestito ponte, ovvero i soldi dei contribuenti, e aumenta la preoccupazione per i lavoratori. Continuano a brancolare nel buio come su tutti i dossier e su tutte le crisi industriali”.
L'offerta di Lotito
A ben vedere, finora, l'unica vera offerta concreta presentata nell'ultimo breve lasso di tempo è stata quella di Lotito che, però, non ha conivnto il fronte governativo, specie il vipremirer leghista: “Per il momento, si occupa di far giocare dei ragazzi a pallone con alterne vicende e alterne fortune. Li vedo due mondi abbastanza lontani, onestamente”. Decisamente altri punti di vista sulla questione Atlantia: “Se ci sono partner che si occupano di infrastrutture e di trasporti io da utente sono più tranquillo”. A ogni modo, probabilmente non ci sarà da attendere molto: l'incontro di Di Maio con i rappresentanti delle sigle sindacali è previsto per mercoledì 3 luglio. Da lì, potrebbe essere ridefinita la situazione.