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Nuovo vertice per sciogliere i nodi

Nuovo vertice di maggioranza domani sera a Palazzo Chigi per affrontare alcuni temi dirimenti sulla manovra.

Riunione

A partire dalle 20 si riuniranno il premier Giuseppe Conte, i vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, il titolare dell'Economia, Giovanni Tria e i sottosegretari Massimo Garavaglia e Laura Castelli. Secondo fonti del governo, sull'ecotassa non ci sarebbe nessun braccio di ferro. La questione – si fa sapere – verrà affrontata, come sempre, con il dialogo e la mediazione.

Emendamenti

Sul testo, intano, piovono gli emendamenti. Sono tante le misure che M5S e Lega considerano prioritarie in vista dell'esame della manovra in commissione Bilancio ma se su alcune, come quelle per il settore automobilistico, gli alleati di governo sono obbligati a trovare a una sintesi molte altre sono destinate a venire cassate. Anche perché gli spazi politici e finanziari sono molto ristretti. Nonostante non sia certo a buon mercato, Garavaglia assicura di “continuare a lavorare a un taglio dei premi Inail“: sono 600 i milioni da trovare. Confermata la proposta per introdurre la “flat tax al 7% per riportare in Italia – dice Matteo Salvini – nel nostro splendido Sud, una parte di quei quasi 400mila connazionali pensionati che risiedono all'estero”. In casa M5S intanto viene confermata l'intenzione di arrivare all'azzeramento nel 2022 dei fondi per l'editoria. E' targata cinquestelle anche una proposta che punta a vietare la produzione di cotton fioc non bio dal primo gennaio 2019, prevedendo sanzioni fino a 10mila euro per chi non rispetta le nuove regole. E' sempre firmato dal partito di Di Maio l'emendamento che permetterebbe ai magistrati di andare in pensione fino a 72 anni e che non convince l'Anm. Da riscrivere anche le nuove norme su Ncc e taxi per mettere un freno all'abusivismo. Ancora aperto poi il “cantiere famiglia”: oltre all'idea di prevedere tre anni di contributi figurativi per ogni figlio a partire dal terzo per le mamme-lavoratrici, un emendamento a prima firma Pillon chiede il raddoppio dei giorni che si possono prendere per malattia dei figli alzando anche l'asticella dell'età del minore dagli attuali 10 a 16 anni

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