Nessuna interruzione, l’esame sull’Italicum andrà avanti nonostante la richiesta di una sospensione avanzata ieri da Sel, Lega e Movimento 5 Stelle a seguito delle dimissioni di Giorgio Napolitano. La conferenza dei capigruppo del Senato ha dunque confermato il calendario che prevede la conclusione della discussione sul testo alle 12 di oggi e l’inizio della votazione martedì prossimo. Secondo i rappresentanti del M5S e di Sinistra e Libertà ci sarebbe “una fretta sospetta” con cui la maggioranza sta portando avanti l’Italicum a palazzo Madama, la quale induce a pensare che Renzi voglia andare ad elezioni anticipate.
Le opposizioni avevano chiesto uno stop sino all’elezione del nuovo capo dello Stato. Istanza ribadita anche alla Camera per quanto riguarda il ddl di riforma costituzionale. Il Pd si era schierato contro la sospensione sulle riforme, mentre Lega, Sel e M5S avevano chiesto “una pausa di riflessione per preservare un clima di unità e serenità in vista delle elezioni del capo dello Stato”. Toni molti forti – secondo fonti parlamentari – sarebbero stati usati dopo l’intervento del ministro Maria Elena Boschi che avrebbe insistito per proseguire nelle votazioni alla Camera: Forza Italia, Sel e M5S si sarebbero opposti con fermezza, affermando che non si possono fare delle riforme così importanti in assenza di un capo dello Stato. Il Pd avrebbe difeso il ministro ed insistito contro la richiesta di stop dei lavori. Anche Ncd si sarebbe associata seppure con minore fermezza: tra gli alfaniani non manca chi esprime dubbi sulla opportunità di proseguire velocemente sulle riforme.
@fvolpi1