Il Pil italiano crescerà nel 2017 dell'1,4%. Lo rileva l'Istat nella stima preliminare sulla crescita in termini grezzi del IV trimestre 2017. Il Prodotto Interno Lordo rappresenta il valore di mercato aggregato di tutte le merci finite e di tutti i servizi prodotti in un dato periodo di tempo.
Il report Istat
Nel quarto trimestre del 2017 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato – si legge nel rapporto dell'Istituto nazionale di statistica – è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell'1,6% nei confronti del quarto trimestre del 2016.
Il quarto trimestre del 2017 ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2016.
I comparti
L'incremento congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura e di un aumento nell'industria e nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta.
Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% sia negli Stati Uniti sia in Francia e dello 0,5% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,5% negli Stati Uniti, del 2,4% in Francia e dell'1,5% nel Regno Unito.
Nel 2017 il Pil corretto per gli effetti di calendario è aumentato dell'1,5%. La variazione annua del Pil stimata sui dati trimestrali grezzi è invece pari a +1,4% (nel 2017 vi sono state due giornate lavorative in meno rispetto al 2016). Infine, conclude l'Istat, la variazione acquisita per il 2018 è pari a +0,5%.
Dati provvisori
Il dato diffuso oggi è provvisorio: per conoscere il dato di riferimento per la politica economica bisognerà infatti aspettare il primo marzo. Se questa stima sarà confermata nel report Istat che fa il punto sui conti nazionali, il +1,4% sarebbe il dato più alto registrato dal +1,7% messo a segno sette anni fa, nel 2010. E' comunque ancora sotto i valori pre-crisi. Nonostante la ripresa in atto, infatti, siamo ancora indietro del 5,7% rispetto al primo trimestre del 2008, quando si raggiunse il picco positivo.