Un'accesa contestazione al passaggio della Brigata ebraica ha caratterizzato il corteo per la Festa della Liberazione, sfilato a Milano alla presenza di striscioni, gonfaloni, delle autorità meneghine e del segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti: “La democrazia va difesa e conquistata ogni giorno – ha detto il governatore del Lazio -: oggi difendere la democrazia per me è creare lavoro, investire nella scuola e pensare alla sanità, alle persone che hanno bisogno. Questo è quello che la democrazia ci chiede. Non c'è un momento della storia in cui i diritti sono acquisiti ma hanno sempre bisogno di essere rigenerati e difesi, per questo è importante il 25 aprile, per non dimenticare”. In 70 mila hanno preso parte al corteo del 25 aprile, con la maggior parte dei presenti a levare cori come “Israele Stato terrorista” mentre passava la Brigata sulle note di “Bella ciao”.
Sala: “Non dare nulla per scontato”
Alla sfilata dell'Anpi ha partecipato anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, contrariato per le recenti dichiarazioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha parlato del 25 aprile come una festa che ha assunto determinati colori politici: “Snobbare questo giorno – ha detto il sindaco meneghino – non va bene. Lo dovrà dire se il 25 aprile è anche la sua festa perché è chiaro che se manifestiamo nostalgia verso momenti non democratici… Io non penso certamente che Salvini voglia essere da quella parte, ma anche snobbare il 25 aprile non va bene”. Il primo cittadino ha invitato a non dare “niente per scontato. La conquista della Liberazione è stata una conquista tragica, darla per scontata nel mondo moderno è l'ultima cosa che bisogna fare”.
La polemica
Nonostante gli appelli a celebrare il 25 aprile come un'occasione di unità del Paese, nemmeno durante la giornata si sono spente le polemiche del mondo politico, soprattutto in virtù della scelta di Salvini di recarsi a Corleone per l'inaugurazione del locale commissariato di Polizia. A riaccendere la contestazione è il collega Luigi Di Maio, presente al corteo dell'Anpi a Roma: “La mafia si elimina con il buon esempio, non festeggiando a Corleone”. Una battuta a cui Salvini replica solo in parte: “Noi non vogliamo essere divisivi, il 25 aprile deve essere una giornata di unione. Non sono a Corleone per un pic-nic. Non replico a polemiche, sono in modalità zen”.