Il decreto sicurezza del Governo italiano continua a suscitare riflessioniĀ e allarmi anche a livello internazionale. In particolare, il concetto di ''pericolositĆ sociale'' esteso anche ai bambini, contenuto nella legge sull'immigrazione entrata in vigore in Italia, ''preoccupa'' il Comitato per i diritti dell'infanzia delle Nazioni Unite. Secondo l'Onu infatti la legge 132 del dicembre 2018 (meglio nota come “decreto sicurezza”)Ā ''contiene misure atte a sospendere le procedure d'asilo per persone, compresi i bambini, considerate socialmente pericolose o riconosciute colpevoli di reati''.
Il precedente
Le Nazioni Unite erano giĆ intervenute con un comunicato lo scorso novembre,Ā fornendo unāanalisi lucida e severa rispetto alle conseguenze sociali che tale provvedimento puĆ² determinare nel Paese. “La proposta dellāItalia di inasprire le regole sullāimmigrazione avrĆ un impatto serio sulle vite dei migranti e sono fonte di grave preoccupazione”Ā aveva affermato in una nota dellāufficio dellāAlto Commissario per i Diritti Umani dellāOnu. “La rimozione delle misure di protezione da potenzialmente migliaia di migranti e la limitazione della loro capacitĆ di regolarizzare la loro permanenza in Italia aumenterĆ la loro vulnerabilitĆ agli attacchi e allo sfruttamento. Saranno maggiormente a rischio per i trafficanti e altri gruppi criminali e molti non avranno mezzi per soddisfare i loro bisogni di base con mezzi leciti. Lāesclusione porta anche a tensioni sociali e ad una maggiore insicurezza. Un approccio inclusivo andrebbe quindi a beneficio non solo dei migranti, ma anche degli italiani”, proseguiva il comunicato. Infine, L'Onu richiamava l'ItaliaĀ allaĀ Carta Costituzionale: “Il governo deve rispettare i valori sanciti dalla costituzione italiana e gli impegni internazionali sottoscritti”, concludeva.