La cancelliera Angela Merkel è arrivata ad Assisi, puntualissima, alle 11.10. E' stata accolta dal custode del Sacro convento padre Mauro Gambetti e dal presidente colombiano Santos, che era arrivato dieci minuti prima e aveva salutato alcuni bambini appena sceso dalla macchina”. Così il sito della rivista San Francesco Patrono d'Italia annuncia l'arrivo della cancelliera tedesca nella città del “poverello”, dove oggi riceve la Lampada della Pace, per “la sua opera di conciliazione in favore della pacifica convivenza dei popoli”. Un riconoscimento che nel 2016, venne assegnato a Santos per “lo sforzo tenuto nei processi di riconciliazione con le Farc” opera che gli valse il premio nobel per la pace.
“La pace, il compito più nobile della politica”
“E' un grande onore ricevere questo simbolo della pace, perché la ricerca della pace e di conciliazione, a prescindere dal credo, è il compito più nobile della politica“. Così la cancelliera Merkel dopo aver ricevuto la Lampada della Pace. “La pace non è una cosa scontata – ha aggiunto -. La recente escalation in Siria ci dimostra tutto ciò in modo evidente. La via per la pace e la conciliazione va di pari passo con la pazienza”, ha proseguito, sottolineando che “molto spesso ci si stacca da questo cammino”. Chi invece non si è mai stancato di percorrere questo cammino è il presidente Santos, al quale la cancelliera Merkel ha rivolto i suoi encomi per l'opera compiuta in Colombia per la riconciliazione tra Governo e guerriglieri.
Inno alla diversità nel mondo globale
La Merkel ha ricordato la figura di San Francesco. “Mi rallegra molto di poter essere qui ad Assisi, la basilica è affascinante, stupenda, appartenendo anche alla storia culturale dell'Italia. Gli affreschi che vediamo affascinano i credenti da secoli, ma soprattutto affascina il loro contenuto. San Francesco ci dà luce e insegna ancora oggi, la gente nel suo percorso oscuro ha bisogno di luce”. A proposito di pace, la Merkel ha ricordato l'importanza dell'Unione Europea, che ha donato il più lungo periodo senza guerra all'Europa. “Se guardiamo la storia del nostro Continente, capiamo la fortuna che abbiamo oggi”, ha detto. “L'Europa è un continente della diversità”, ha aggiunto, ricordando che “dovremmo essere forti nel momento in cui la globalizzazione ci fa sembrare tutti uguali”.
Le sfide di oggi
La cancelliera tedesca ha detto che Santos è un modello da seguire, in un contesto geopolitico tutt'altro che confortante. Lei ha parlato della crisi in Ucraina affermando che “gli ucraini non sono soli”, nonché della guerra siriana che si protrae da otto anni e dell'accordo sul nucleare iraniano, dicendo che il suo abbandono da parte degli Stati Uniti può essere un pericolo. Per queste ragioni è importante il ruolo dell'Unione Europea come mediatrice. Ha detto che per fermare l'esodo di massa dei migranti, bisogna lavorare per risolvere le crisi delle aree geografiche da cui le persone fuggono. “Se vogliamo continuare a vivere in pace, dovremmo occuparci dei loro problemi nella ricerca di una soluzione”.
Dialogo su temi francescani
La consegna della lampada è anche occasione per delineare un “manifesto” sull’Europa, sul nord e sud del mondo e sul futuro di convivenza pacifica tra i popoli, spiega il sito San Francesco Patrono d'Italia. “Il senso dell’appuntamento di Assisi – ha dichiarato il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato – è quello di essere più vicini alle speranze e alle inquietudini degli uomini e delle donne di oggi. L’incontro è l’occasione per dialogare sui temi cari ai francescani: economia, lavoro, giovani, ambiente, pace e accoglienza“.