E’ forse il giorno più temuto dal circa mezzo milione di studenti alle prese con l’esame di maturità: oggi infatti è in programma la terza prova scritta, il cosiddetto “quizzone“, diverso da scuola a scuola. Non è infatti il Miur a preparare le domande ma la commissione che stabilisce tipologia, materie, quesiti e durata. Addirittura variano gli orari di inizio, con alcune classi che saranno chiamate ad affrontare la prova nel pomeriggio. A seconda delle scelte dei docenti, i maturandi possono confrontarsi con trattazione sintetica, quesiti a risposta singola o multipla, problemi a soluzione rapida, analisi di casi pratici e professionali, sviluppo di un progetto. La tipologia viene scelta in base alle simulazioni che gli studenti hanno effettuato nel triennio e in base alle domande somministrate varia anche la durata della prova, da un’ora e mezza a tre.
Ma il vero spauracchio di questa prova, che dal 2019 sarà eliminata dagli esami di maturità, è l’incertezza sulle materie che vengono sottoposte agli studenti, nonostante un sondaggio di skuola.net abbia dimostrato che oltre la metà dei maturandi ha avuto qualche aiuto da parte dei docenti che hanno dato almeno delle indiscrezioni sulle materie da affrontare.
Come accennato, la terza prova sarà sostituita da una di italiano e una sulla (o sulle) disciplina caratterizzante dell’indirizzo. Una volta superato lo scoglio degli scritti, ai maturandi non rimarrà che affrontare gli orali per conquistare l’agognato diploma.