Al Palazzo del Quirinale è andata in scena questo pomeriggio la tradizionale cerimonia per lo scambio di auguri di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile. Nel Salone dei Corazzieri il Presidente Mattarella ha tenuto un discorso nel quale ha esortato alla coesione ed ha rimarcato l'importanza del pluralismo.
Le parole del Presidente
L'inquilino del Quirinale ha ripercorso le tappe che hanno portato alla formazione dell'attuale esecutivo: “La legislatura ha preso le mosse sulla base di un accordo tra le due forze politiche disponibili a dar vita all'unica maggioranza parlamentare che si era rivelata possibile“. Mattarella ha rimarcato l'importanza del lavoro delle Camere: “Al Parlamento, espressione e interprete della sovranità popolare, è affidato il ruolo centrale nella democrazia disegnata dalla costituzione. Ruolo che contrassegna ogni democrazia parlamentare e che va rispettato e preservato per non alterare l'essenza di ciò che la nostra carta definisce e prescrive”.
Gli auguri a Conte
Il Presidente ha voluto inviare un messaggio di augurio al premier Giuseppe Conte, presente alla cerimonia con il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, il Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico e il Presidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi.”Rivolgo ai componenti del governo, al presidente del Consiglio, ai vicepresidenti, ai ministri, ai sottosegretari, un ringraziamento e un augurio affinchè ciascuno possa adempiere il proprio mandato secondo quel che richiede la nostra Costituzione a chi svolge pubbliche funzioni, accompagnando l'adempimento dei propri compiti con il rispetto dei limiti del potere che la nostra Carta indica a chi è chiamato a esercitarlo”. Il Presidente ha specificato: “Sono doveri che riguardano ciascuno di noi. Riguardano tutte le donne e gli uomini, a partire dal Presidente della Repubblica, che hanno il privilegio di servire le istituzioni e attraverso di esse dare il loro contributo alla realizzazione del bene del paese”. “Le autorità di governo – ha continuato il Presidente – hanno compiti di definizione dell'orizzonte progettuale e dei relativi indirizzi politici, per perseguire gli interessi generali della collettività, al contempo riconoscendo e promuovendo l'esercizio delle libertà assicurate alle formazioni sociali, alle rappresentanze, agli enti intermedi, all'associazionismo, in dialogo costante con questo soggetti”. Mattarella ha elogiato il processo di dialogo avviato tra l'esecutivo guidato da Conte e la Commissione Ue. Una lode, poi, al pluralismo che “sostiene l'intero impianto della Costituzione, conseguenza della scelta di porre la persona, ogni persona, al centro dell'azione dello Stato in tutte le sue articolazioni”.
Ponte Genova e Megalizzi
Nel suo discorso di fine anno, Mattarella ha avuto un pensiero per l'immane tragedia che ha colpito il Paese quest'anno con il crollo del Ponte Morandi. “Il Ponte di Genova – ha detto il Presidente – è oggi una grande questione nazionale; dalla sua ricostruzione dipende un collegamento vitale per la città e anche una parte della nostra credibilità internazionale”.”La sicurezza delle infrastrutture, come dei territori – ha aggiunto il giurista siciliano – è fattore cruciale della qualità della vita e dei diritti personali. Dobbiamo essere consapevoli che eventi gravi non sono sempre frutto del caso ma, troppo spesso, di comportamenti gravemente lesivi”. Un pensiero anche per Antonio Megalizzi, la vittima italiana dell'attentato di Strasburgo.
L'auspicio per Silvia Romano
Mattarella ha anche espresso “un ringraziamento alle Forze armate, apprezzate in tutto il mondo per la presenza nei contesti di crisi e per le attività, nel Mediterraneo, di contrasto ai trafficanti di esseri umani e di salvataggio di persone in pericolo. Costituiscono un vanto per il nostro paese”. Non è mancata una menzione per Silvia Romano, la volontaria rapita in Kenya che, si è augurato Mattarella, “speriamo di rivedere presto in Italia”.