Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 166° anniversario di costituzione della Polizia di Stato, ha ricevuto al Quirinale il dott. Franco Gabrielli, Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti alla Polizia di Stato e da alcuni familiari di poliziotti decorati.
Il discorso
“Benvenuti a tutti in questa occasione che ricorda 166 anni, una lunga storia, importante, che ha accompagnato il nostro Paese nella sua unità – ha esordito il Presidente della Repubblica nel suo intervento -. È significativo che venga ricordata domani, rammentando la data di pubblicazione della legge n. 121 del 1981, che ha reso il Corpo amministrazione dell'ordinamento civile, ed è significativo che sia stato, in questi giorni, emanato il decreto amministrativo che definisce i segni di qualifica sottolineando ancor di più il carattere di ordinamento civile della Polizia di Stato”.
“È una storia lunga e importante e sono lieto di averla sottolineata nei giorni scorsi conferendo la Medaglia d'oro alla Bandiera della Polizia di Stato in riferimento all'attività della Polizia scientifica che in oltre un secolo di vita contribuisce alla sicurezza e alla giustizia del nostro Paese”, ha aggiunto Mattarella.
“Vi sono tante ragioni per cui desidero anche esprimervi la riconoscenza dei nostri concittadini – ha proseguito -. L'attività della Polizia di Stato si riverbera su tanti settori, si svolge su tanti fronti: quello della sicurezza collettiva, attività che risulta evidente e viene maggiormente percepita e compresa in occasione di grandi eventi – come il G7 l'anno scorso a Taormina – o di grandi manifestazioni pubbliche così frequenti in tante città del nostro Paese. Ma che viene praticata e messa in opera costantemente, giorno per giorno, ed è l'aspetto che desidero sottolineare di più perché questa attività quotidiana della Polizia di Stato accompagna la vita ordinaria del nostro Paese e ne assicura la sicurezza. E questa attività quotidiana non perviene a livello di notorietà dei servizi televisivi o degli articoli dei giornali ma è concretamente praticata e accompagna la tranquillità dei nostri concittadini, ed è fatta di abnegazione, di impegno, di sacrificio. E la sicurezza collettiva è un punto per cui vi siamo tutti riconoscenti con molta intensità e con molta convinzione”.
“Vi sono tanti altri fronti in cui voi e i vostri colleghi siete impegnati: quello del contrasto, della vigilanza e prevenzione nei confronti del terrorismo. Tra qualche tempo – speriamo presto – quando terminerà l'emergenza terroristica che affligge il mondo in questa stagione si percepirà con molta maggior evidenza quanto l'Italia debba alle sue Forze di Polizia e ai suoi Servizi di sicurezza per la tranquillità del nostro Paese. C'è il fronte rappresentato dall'immigrazione clandestina, della lotta a quell'ignobile traffico di esseri umani condotto dagli scafisti, che ha registrato anche l'anno passato grandi successi da parte della Polizia di Stato, come anche il fronte del contrasto alla criminalità organizzata”.
“Vi sono tanti fronti, qualcuno non nuovo ma percepito oggi con maggiore intensità, come quello della violenza nei confronti delle donne, sul quale la Polizia di Stato ha pure conseguito nell'anno passato importanti successi. Sono tanti fronti che riguardano la sicurezza del nostro Paese e la tranquillità dei nostri concittadini per i quali desidero esprimervi con convinzione la riconoscenza degli italiani. Naturalmente è una storia lunga, fatta di grandi soddisfazioni, ma anche intessuta di tragedie, di dolore e di lutti”, ha proseguito Mattarella.
“Ho appena salutato i familiari di alcuni appartenenti alla polizia di Stato che domani riceveranno la medaglia d'oro alla memoria – ha aggiunto -. Desidero ricordare i loro nomi: Ispettore superiore Antonino Crisafulli, la Sostituta Commissaria Nicoletta Missiroli, l'Agente scelto Pietro Pezzi, il vice Sovrintendente Giuseppe Beolchi, la Guardia Scelta Luigino Nassa, la Guardia Gennaro Coppola, l'Agente Scelto Salvatore Farinaro. Vorrei ricordare anche il Sovrintendente Gianluca De Santis, a cui domani sarà conferita la promozione alla memoria”.
“Il ricordo di questi caduti, appartenenti alla Polizia di Stato, è prezioso per tutti, non è soltanto un tributo doveroso di riconoscenza per i loro servizi; ma l'azione, l'impegno e il dolore di questi esponenti della Polizia di Stato rappresentano, nel libro della storia della Polizia di Stato, la punteggiatura di valori di abnegazione, di eroismo, di sacrificio, di impegno generoso. E ricordarli qui non è soltanto – e già sarebbe ampiamente sufficiente – un omaggio nei loro confronti, ma è anche un sottolineare l'importanza di questo tipo di impegno e quanto sia importante tenerlo presente sempre, perché questi valori sono gli stessi che gli appartenenti alla Polizia di Stato continuano a praticare giorno per giorno. Per questo vi ringrazio, perché l'azione che viene svolta dalla Polizia di Stato è preziosa nel nostro Paese ed è – ripeto – giorno per giorno un'azione che accompagna la nostra sicurezza”, ha concluso il Capo di Stato.