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Mattarella: “La mafia verrà sconfitta”

La mafia verrà sconfitta”. Lo assicura il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio nel 26/o anniversario della strage di Capaci. Nel testo, il Capo dello Stato esprime anche solidarietà ai familiari delle vittime e “a tutti i cittadini che oggi si riuniranno per consolidare, nel ricordo, il proprio impegno civile”.

“La memoria del loro sacrificio è parte della coscienza civile e democratica del Paese, e costituisce un riferimento prezioso per la comunità nazionale”, scrive Mattarella. “Con mezzi disumani la mafia ha perseguito, e ancora persegue, finalità eversive. Falcone ci ha dimostrato che la civiltà, la legalità, la Costituzione, possono prevalere su chi le minaccia e vuole destabilizzarle”. Citando anche l'esempio di Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia due mesi dopo, Mattarella assicura che “la forza della legalità non si fermerà. Il testimone che i due magistrati ci hanno consegnato camminerà 'sulle gambe di altri uomini', come ebbe a dire lo stesso Giovanni Falcone”.

Nave della legalità

“Il 23 maggio è una data che non si può dimenticare, viene ricordata ogni anno la data del vile attentato di Capaci. Da allora si è sviluppato un movimento di reazione civile prezioso e importante contro la mafia che ha ottenuto risultati importanti ma che richiede ulteriori impegni”. Così ieri a braccio il Presidente della Repubblica Sergio Matatrella alla partenza dal porto di Civitavecchia – alla volta di Palermo – della Nave della Legalità con a bordo, tra gli altri, oltre 1.000 giovani, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho. 

Il capo dello Stato ha inoltre ricordato come la mafia ostacoli “Lo sviluppo economico, frena le possibilità di lavoro, condiziona possibilità di vita sociale, riduce la libertà di ciascuno; per questo è importante la testimonianza che state portando oggi e che porterete con la giornata di domani”. 

Roberto Fico

“Questa mattina la sensazione è incredibile. Mi ricordo quel pomeriggio di tanti anni fa, avevo quasi 18 anni. Ero a casa e mi arrivò la notizia dell'uccisione di Falcone e di tutta la scorta. Fu un momento che scosse l'Italia e mi ricordo che rimasi molto colpito. Il fatto che io sia in politica come terza carica dello Stato deriva anche da quella sensazione. Ogni Governo e ogni Parlamento devono avere come priorità la lotta alla mafia”. Così il presidente della Camera Roberto Fico a Palermo per il 26mo anniversario delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio.

 

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