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MATTARELLA IN ETIOPIA: “VANNO AFFRONTATE LE CAUSE DEI PROBLEMI MIGRATORI”

È iniziata ieri la visita di Stato in Africa per il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Il capo dello Stato, atterrato domenica sera ad Addis Abeba – capitale dell’Etiopia – accompagnato dalla figlia Laura, dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e dal sottosegretario agli Affari esteri, Mario Giro, ha incontrato il presidente della Repubblica di Etiopia, Mulatu Teshome. Dopo l’esecuzione degli inni nazionali e gli onori militari, i due capi di Stato si sono intrattenuti a colloquio, allargato alle delegazioni ufficiali. Successivamente, il presidente Mattarella ha incontrato anche il primo ministro etiope, Hailè Mariàm Desalegn, e partecipato a una colazione offerta in suo onore.

L’Etiopia ha un ruolo determinante in Africa nel processo di pace in operazioni di peacekeeping nel devastato corno d’Africa, soprattutto in Somalia e Sudan rappresentando uno dei Paesi barriera contro il terrorismo. Il Paese inoltre si è distinto in tutta l’area del Mediterraneo per politiche economiche e di sviluppo molto attive, collocandosi al dodicesimo posto fra le economie mondiali in crescita, con un tasso di sviluppo del 10 per cento.

“I principi a cui si ispira la politica internazionale etiope – ha esordito Mattarella ad Adis Abeba – coincidono con quelli a cui si ispira l’Italia: lotta al terrorismo, affrontare in maniera responsabile il fenomeno migratorio e promuovere sviluppo e pacificazione”. Dopo l’incontro con il premier Desalegn, il Capo dello Stato ha aggiunto: “È assolutamente necessario affrontare seriamente i fenomeni migratori ed occuparsi delle condizioni da cui nascono. Devono migliorare lì le condizioni anche perché – ha concluso – nessuno lascerebbe la propria terra se potesse vivere in pace e in maniera accettabile nei Paesi dai quali proviene”.

Oggi il capo dello Stato visiterà la Scuola statale italiana, nata nel 1954 e frequentata da circa 800 studenti (dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria superiore) con il 72 per cento di etiopi, il 22 per cento di italiani e il 6 per cento dai figli di funzionari di altre nazionalità. Domani sarà la giornata più importante con la tappa di Gambela, dove Mattarella visiterà il campo profughi gestito dall’Unhcr che ospita 100mila rifugiati.

Il capo di Stato italiano si fermerà in Etiopia fino al 17, quindi si sposterà in Camerun dove si tratterrà fino al 20 marzo. Una settimana intensa, segnata da appuntamenti istituzionali, incontri con la comunità italiana e visite a centri e opere frutto della Cooperazione italiana allo sviluppo. Relazioni politiche bilaterali importanti alla luce dei tour africani del presidente del Consiglio Matteo Renzi e di altri esponenti di governo e in vista del vertice Italia-Africa in programma in maggio.

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