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Mattarella: “Dolore”, Conte: “Scioccato”

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Sgomento e polemica. La politica ha reagito così all'ennesima strage di migranti nel Mediterraneo. Da una parte i doverosi messaggi di cordoglio, dall'altra lo scontro sul giro di vite inferto dal governo agli sbarchi.

Dolore

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso: “Profondo dolore per la tragedia che si è consumata nel Mediterraneo con la morte di oltre cento persone, tra donne, uomini, bambini”. Il premier, Giuseppe Conte, da parte sua si è detto “scioccato”, aggiungendo poi: “Non avrò pace fino a quando questi trafficanti, uno a uno, non saranno assicurati alla Corte penale internazionale“.

La polemica

Allusivo il vicepremier Matteo Salvini: “Sarà una coincidenza che una nave di una Ong olandese tedesca gira intorno alle coste della Libia, è un caso che gli scafisti tornano a far partire barconi, barchini, gommoni mezzi sgonfi…. E' chiaro che lo scafista, che è uno schifoso trafficante di esseri umani, armi e droga sa che se mette in mare questi disperati c'è la possibilità che qualcuno torni a fargli guadagnare quattrini, torna a farlo. Più ne partono, più ne muoiono“. E ancora: “Quelli che si fingono buoni si rivelano nei fatti aiutanti dei cattivi e quelli descritti come cattivi vogliono un'immigrazione regolare per aiutare chi scappa davvero dalla guerra, ma fermando il traffico di esseri umani, armi e droga”. Dunque, “anche se magari ricominceranno le litanie: 'aprite, spalancate, accogliete'” la risposta è chiara: “No, no, no” dice il titolare del Viminale. Pronta la replica di Matteo Renzi: “Nessuna battaglia ideologica, vale la morte di cento persone affogate o morte di freddo in mare”. Non si possono chiudere “i porti a chi fugge dalla morte e soprattutto non si possono chiudere gli occhi con cento morti affogati davanti a casa nostra”. Basta, quindi, “con l'indifferenza, basta”, chiede l'ex presidente del Consiglio. 
 

 

 

 

Francesco Volpi: