Sergio Mattarella, dodicesimo presidente della Repubblica italiana, festeggia oggi il suo 77esimo compleanno. Nato a Palermo nel 1941, figlio dell'ex ministro dc Bernardo e fratello di Piersanti, governatore della Sicilia ucciso da Cosa Nostra 38 anni fa. Eletto al Quirinale nel 2015, la sua presidenza si è caratterizzata sin dall'inizio per lo stile sobrio e riservato.
Le difficili consultazioni
Rimasto esente da critiche quasi per la prima metà del suo settennato, Mattarella è stato protagonista nella delicata fase delle consultazioni per la formazione del nuovo governo dopo le elezioni politiche del 4 Marzo 2018. L'inquilino del Colle più alto ha dovuto districare la matassa causata dallo stallo istituzionale generato dal risutato elettorale. Nelle urne, infatti, nessuno schieramento è riuscito a raggiungere il quorum del 40% previsto dal “Rosatellum” per l'assegnazione del premio di maggioranza. Dopo l'insuccesso dei mandati esplorativi conferiti prima alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, e poi a quello della Camera, Roberto Fico, il Capo dello Stato ha accettato di designare come premier incaricato il giurista Giuseppe Conte, indicato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega Nord che, nel frattempo, avevano trovato un'intesa di governo su un contratto condiviso.
Lo scontro
La volontà dei due partiti “vincitori” di affidare a Paolo Savona il ministero dell'Economia, però, si è scontrata con quella del presidente della Repubblica, intenzionato a non avallare la designazione in una casella chiave di quello che considerava un “sostenitore di una linea, più volte manifestata, che potrebbe provocare, probabilmente, o, addirittura, inevitabilmente, la fuoruscita dell’Italia dall’euro”. Il “no” di Mattarella alla nomina dell'economista sardo al MEF ha provocato una delle più gravi crisi istituzionali della storia repubblicana con il Movimento 5 Stelle che, per bocca del suo leader Di Maio, è arrivato ad invocare la via dell'impeachment. La stima trasversale che Mattarella era riuscito a conquistarsi nei primi tre anni del suo settennato ha rischiato di essere scalfita dal clima di polemiche vissuto nei giorni successivi al suo discorso del 27 maggio. Sulla figura presidenziale si è creata una forte contrapposizione tra chi difendeva il suo operato e chi, invece, ne contestava l'imparzialità. Dopo la breve parentesi dell'incarico conferito all'ex commissario alla spending review Cottarelli, la frattura è rientrata con lo spostamento di Savona al ministero per Affari Europei. Una mossa che ha consentito la formazione dell'attuale esecutivo Conte che ha prestato giuramento al Quirinale il 1 giugno 2018.
I rapporti col nuovo governo
In questi mesi di coabitazione con il “governo del cambiamento” non è mancata qualche coda polemica: dal Colle è filtrata irritazione quando Matteo Salvini, uno dei due soci di maggioranza dell'esecutivo, ha dichiarato che avrebbe parlato con il presidente della sentenza della Cassazione che ha disposto il sequestro di 49 milioni di euro alla Lega. Più recentemente, Mattarella è intervenuto con una telefonata al premier Conte per sollecitare la risoluzione del caso “Diciotti”, la nave con a bordo 67 migranti a cui il ministro dell'Interno non aveva concesso lo sbarco fino all'accertamento dell'identità dei presunti responsabili di minacce di morte all'equipaggio. Sergio Mattarella rimarrà in carica fino al 2022. Dovrebbe essere, dunque, questo Parlamento ad eleggere il suo successore.