Quasi dieci anni dopo il terremoto che sconvolse L'Aquila, nella città abruzzese riapre oggi la chiesa di Santa Maria del Suffragio, anche detta delle Anime Sante. All'inaugurazione è presente anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il restauro dell'edificio sacro è stato possibile grazie a un finanziamento congiunto tra i governi di Italia e Francia.
Card. Petrocchi: “La fratellanza tra le nazioni vince”
A proposito della sinergia tra Italia e Francia è intervenuto il card. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita dell'Aquila. “Il messaggio, che oggi si innalza da questa piazza – ha detto -, è destinato a superare i confini della nostra città e testimonia che solo la fratellanza tra le nazioni consente di vincere le sfide, spesso drammatiche, che attraversano la nostra storia e apre, per il futuro, vie sicure di solidarietà, di giustizia e di pace”. Il porporato ha detto che “questa chiesa è un monumento alla tenacia e all'amore che sa risorgere: più forte di ogni spinta angosciante e disgregativa”. “Anche a nome della Comunità ecclesiale aquilana – ha concluso – mi si consenta di esprimere una speciale riconoscenza agli amici francesi che con sollecitudine generosa hanno contribuito alla riapertura di questo edificio sacro”.
Il messaggio del Governo francese
“Italia e Francia nazioni sorelle la cui vicinanza si misura con una forza d'animo così particolare che ci porta a costruire insieme, consapevoli che senza l'altro non potremo andare lontano. E la ricostruzione della Chiesa di Santa Maria del Suffragio è il più bel simbolo della nostra amicizia“. Lo ha detto la ministra francese degli Affari Europei, Nathalie Loiseau, intervenendo, dinanzi al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di riconsegna della chiesa.
Mattarella visita la cappella della memoria
Capo dello Stato che è stato accolto da una piazza piena con circa mille bambini, alcuni nati nel 2009, con i palloncini nero verdi, colori della città. Mattarella è stato il primo a fare ingresso nella chiesa. Dopo l'inno francese e italiano, il presidente della Repubblica si è soffermato nella cappella della memoria dinanzi alla pietra dove sono incisi i nomi delle vittime del sisma e poi ha sfogliato il libro che contiene le foto delle vittime, come segno di forte vicinanza da parte del capo dello Stato, che è poi ripartito.