“Per aiutare la Libia serve una soluzione politica e non militare”. Sono state le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a margine dell’incontro di Tunisi con l’omologo Beji Caid Essebsi. Secondo il capo dello Stato occorre lavorare per creare in Libia un governo che riporti la stabilità nel Paese e sia in grado di garantire la sicurezza dei confini. Rispetto ai rapporti con la Tunisia, Mattarella ha ricordato la firma nelle prossime ore di un memorandum d’intesa fra i due Stati, sottolineando l’importanza della collaborazione fra Roma e Tunisi. “Dobbiamo sviluppare il più possibile la nostra collaborazione” ha detto Mattarella, sollecitando inoltre un livello di cooperazione fra Tunisia e Unione Europea.
Secondo il presidente italiano la Tunisia è un punto di riferimento importante in questa area del Mediterraneo e per questo è importante che l’Ue intensifichi il più possibile la collaborazione con Tunisi. “Ci sono già intese fra Ue e Tunisia – ha aggiunto – ma occorre svilupparle ulteriormente”. Il Presidente ha poi dichiarato di aver affrontato con l’omologo Essebsi anche la questione del terrorismo, sottolineando il comune impegno dei due paesi nella lotta contro tale minaccia, al fine di difendere i valori della civiltà. Il capo dello stato italiano ha inoltre ricordato l’organizzazione di un concerto nel pomeriggio per esprimere la solidarietà alla Tunisia e per commemorare le vittime dell’attentato al Museo Bardo, avvenuto due mesi fa.
“Tunisia e Italia – ha aggiunto – non sono solo legate, ma in piena condivisione di intenti nello stimolare un patto di civilta’ fra coloro che desiderano la pace e il rispetto della dignita’ umana contro il terrorismo”. Nel suo discorso, Mattarella ha anche affrontato il dossier dei migranti tunisini approdati sulle coste italiane nel 2011 e ad oggi dispersi, garantendo sforzi per verificare la sorte di queste persone di cui non si hanno ancora notizie, e fornendo notizia al governo di Tunisino su eventuali sviluppo della situazione.