Si terrà il 7 luglio l’udienza davanti alla Corte suprema indiana sul ricorso presentato dai marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone contro l’impiego della polizia investigativa Nia nel processo a loro carico per la morte di due pescatori indiani. Lo ha reso noto la stessa Corte sul suo sito. L’udienza era inizialmente prevista per il 28 aprile, ma quel giorno il caso dei marò fu rinviato a dopo la fine delle ferie estive (30 giugno) insieme ad altri 25 procedimenti. L’udienza dovrebbe svolgersi a appena una settimana prima della scadenza, il 15 luglio, dei tre mesi concessi a Latorre per proseguire in Italia il percorso riabilitativo.
Lo scorso settembre, infatti, il fuciliere di Marina è stato colpito da un’ischemia cardiaca che ha spinto i suoi legali indiani a chiederne il trasferimento in Italia. Il permesso, che sarebbe dovuto scadere prima di Pasqua, è stato rinnovato. Un gesto, quello dei magistrati indiani, che ha contribuito a distendere il clima su quello che è diventato un vero e proprio intrigo internazionale. L’altro Marò, Girone, è invece ancora in India e soggiorna, in stato di detenzione, presso l’alloggio messogli a disposizione dall’ambasciata italiana a Nuova Delhi.