Le sfide della vita mettono spesso dinanzi a una scelta: vedere il bicchiere mezzo pieno oppure mezzo vuoto. È presumibile che anche Marco Mezzelani si sia imbattuto nello stesso bivio, e abbia scelto per la prima opzione. Classe '83, Marco ha da poco conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia: una tappa significativa per il suo percorso di vita, visto che i suoi anni di studi sono stati costellati da sfide molto importanti.
Il numero chiuso
Per Marco, il primo scoglio è stato il test a numero chiuso della facoltà. Accedere a Medicina e Odontoiatria, si sa, non è semplice. Oggi, sono in 68.694 a sognare il camice bianco, sebbene in 11.000 all'incirca toccheranno con mano questo traguardo – come riporta Ansa, l'anno scorso hanno provato il test in 67.005. Marco non superò subito il test, ma vi riuscì al secondo tentativo: “Non sono riuscito ad entrare al primo tentativo – ha raccontato ad Ansa – il quiz era complicato, anche perché la scuola superiore non prepara a questo tipo di esame. E poi spesso non basta studiare e conoscere gli argomenti per superarlo. Bisogna saper gestire il tempo ed avere un'impostazione che consenta di affrontare il test nel migliore dei modi”. Ma il giovane non s'è perso d'animo ed ha raggiunto il suo obiettivo l'anno successivo, dopo aver frequentato la facoltà di Biologia. Una scelta in comune a tutti coloro che, nonostante l'esito negativo, non si perdono d'animo e decidono di riprovarci un'altra volta.
Una notizia inaspettata
Ma la felicità è durata poco, perché al felice esito del test di Medicina è, poi, sopraggiunta una notizia inaspettata: durante i suoi studi apprende, infatti, di essere malato. Malgrado uno studente aspirante medico abbia sempre a che fare con la malattia, vederla sui libri è una cosa, viverla un'altra: “È stato sicuramente il momento più difficile da affrontare mentre frequentavo l'Università, ma non mi sono perso d'animo, e alla fine sono arrivato qui” ha ricordato Marco, tenendo a mente quel difficile periodo che ha irrimediabilmente ritardato il conseguimento della sua laurea. Oggi, a 36 anni compiuti, il giovane laureato è stato accolto nell'Ordine dei Medici di Roma: “Sono particolarmente contento e orgoglioso di quello che, nonostante tutto, sono riuscito a portare a termine – ha confessato – […]. So bene che ci vuole fegato e pelo sullo stomaco per intraprendere la carriera del medico, ma farò tutto il possibile per aiutare i miei futuri pazienti”.
Ora a Marco, che sulla sua pelle ha imparato la grande lezione della vita, non resta che dedicarsi, in tutto e per tutto, a quei malati che ha sempre desiderato di aiutare: oggi li capirà meglio, scrutando feritoie di vita nelle crepe che una malattia può, spesso, generare.