Oggi Marcello Foa ha mosso un altro passo verso la presidenza della Rai. La commissione di Vigilanza ha infatti autorizzato il consiglio di amministrazione di viale Mazzini a indicare per la seconda volta un nome per la presidenza della tivù pubblica. La mossa apre di fatto alla riproposizione dell'editorialista de Il Giornale e amministratore delegato del gruppo che possiede Il Corriere del Ticino. Hanno votato a favore la Lega, il M5s e Fratelli d'Italia. Contrari Pd e Liberi e Uguali. Forza Italia si è astenuta.
Fi pronta a votare Foa
L'astensione degli azzurri non deve però trarre in inganno, visto che gli stessi hanno diffuso una nota congiunta in cui lasciano trapelare di non volersi mettere di traverso riguardo al nome di Foa. “Sul vertice Rai, Forza Italia ha posto fin dall'inizio una questione di metodo e non di nomi”, dichiarano i forzisti. Che aggiungono: “La legge in vigore impone, saggiamente, un confronto tra maggioranza e minoranza, senza il quale è impossibile raggiungere il prescritto quorum dei due terzi in commissione e di Vigilanza, necessario per rendere effettiva la designazione del presidente Rai da parte del cda”. Del resto, nel corso dell'incontro avvenuto domenica scorsa tra Salvini e Berlusconi i due si sarebbero messi d'accordo anche, ma non solo, sulla presidenza Rai.
Pd critico
All'incontro tra i due leader di partiti del centrodestra allude anche il Pd. “Il voto di oggi della Vigilanza sulla risoluzione di maggioranza è la prova degli accordi che si sono stretti ad Arcore tra Lega e Fi. E tutto questo avviene con la totale complicità del M5s”, attaccano il Presidente dei senatori del Pd Andrea Marcucci e il capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai Davide Faraone. La nomina di Foa dovrà avvenire entro e non oltre mercoledì prossimo, 26 settembre, come impone una delle modifiche più rilevanti accolte nell'accesa discussione di questa mattina sugli emendamenti.