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Manovra, bufera sul post M5s

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Siamo sotto attacco. Il Il Governo, la Manovra del Popolo. La Democrazia è sotto attacco. È in corso una delle più violente offensive nei confronti della volontà popolare perpetrata in 70 anni di storia repubblicana”. Un post duro quello apparso, e poi scomparso, dalla pagina del Blog delle stelle. Cancellato ma troppo tardi per poter essere sfuggito alle opposizioni, mentre alla Camera dei deputati va in scena la discussione sui 244 odg sulla Manovra, peraltro con l'orizzonte dell'approvazione definitiva prevista nel pomeriggio. Ancora una volta, è il Partito democratico a scatenare l'offensiva, più o meno in contemporanea alla cancellazione del post: “Il M5S ha perso definitivamente la testa – ha detto il capogruppo dem a Palazzo Madama, Andrea Marcucci -. Alle prese con la prima legge di bilancio, hanno combinato un vero disastro, aumentando le tasse, diminuendo le pensioni, negando la democrazia. Ora non gli resta che definire terrorista l'attività delle opposizioni: è lo stato conclamato del loro disagio”.

Attacco e difesa

Sugli stessi toni del Pd si mantiene anche Forza Italia che, nella giornata di ieri, aveva organizzato un sit-in improvvisato all'interno dell'Aula di Montecitorio, indossando dei gilet blu con slogan contro la Manovra. A parlare è di nuovo Giorgio Mulè, che aveva già tuonato contro il testo in fase di discussione: “Con questo post del blog del M5S è stato sparato contro l'Aula di Montecitorio l'equivalente di un colpo di fucile alla libera determinazione di chi in Parlamento sostiene con la faccia, le parole e gli atti le sue ragioni”. Dai pentastellati non era arrivata nessuna dichiarazione inerente al post ma, a parlarne, era stato Enrico Carelli: “Da ex giornalista sono andato alla fonte delle affermazioni contestate. Nel blog non si parla di terrorismo come fenomeno che ha turbato la vita del nostro Paese per anni ma di terrorismo mediatico e psicologico. In quel post liberamente esprimiamo una valutazione che dice che in queste settimane c'è stato inquinamento del dibattito. Trovo inappropriato e fuori luogo il modo di strumentalizzare quella che è una libera espressione richiamando fantasmi del passato”.

Fico si dissocia

E la notizia del post rimbalza anche in Aula, dove il presidente Fico prende le distanze, fra gli applausi dei vari schieramenti: “Al di là delle opinioni che si hanno su questo post – esterno comunque alla Camera – da presidente della Camera senza dubbio vi dico che la democrazia non è sotto attacco, che tutti i parlamentari qui dentro si stanno esprimendo in modo libero e che le opposizioni stanno facendo il loro lavoro, è loro diritto opporsi alla legge di bilancio. Questo lo difenderò sempre, qui dentro e fuori da qui”.

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