Aconclusione di un lungo braccio di ferro, la situazione dei 450 migranti trasbordati da un barcone su due navi militari sembra risolta. Dopo il duro affondo del vice premier Matteo Salvini – “Mandare a Malta, o in Libia” – Francia e Malta hanno accettato di prendere rispettivamente 50 persone. “A breve arriveranno anche le adesioni di altri Paesi europei. È il primo importante risultato ottenuto oggi, dopo una giornata di scambi telefonici che ho avuto con tutti i 27 leader europei”, ha commentato su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Finalmente l'Italia è ascoltata”, ha concluso il premier.
Storie di fame
La nave Protector di Frontex, con a bordo 176 migranti, è arrivata in rada a Pozzallo in giornata e quella della Guardia di Finanza (con i restanti 266) si trova al limite delle acque territoriali. Lo sbarco dovrebbe essere effettuato domattina. Il trasbordo era invece avvenuto questa mattina a largo di Linosa.
Otto persone, tutte donne e bambini, sono state trasportate a Lampedusa a bordo di motovedette della Guardia Costiera per motivi sanitari. Una donna incinta insieme con la sorella e una mamma molto debilitata sono state trasportate in elisoccorso all'ospedale di Palermo. “Le loro condizioni di salute sono particolarmente gravi – ha detto all'Adnkronos il medico Pietro Bartolo – una donna, in particolare, era pelle e ossa, non mangiava da settimane”. Si tratta di una 27enni che persa solo 35 kg. Avrebbe trascorso “sette mesi drammatici” in Libia, dove sarebbe stata anche violentata. Con lei c'è la figlia di 4 anni. “Non mangia da tre giorni, aiutatela – è riuscita appena a dire la donna – datele del cibo vi prego…”.
In ospedale a Palermo anche tre uomini, in condizioni molto gravi. Toccati dalle drammatiche testimonanze anche i sanitari che hanno accolto i migranti. “Vederlì così – ha raccontato un'infermiera del poliambulatorio di Lampedusa su Repubblica – ci porta alla mente gli effetti dei campi di concentramento tedeschi della seconda guerra mondiale, tanto sono importanti gli stati di denutrizione e di disidratazione. Uno dei ragazzi che parla un po' di inglese ci ha raccontato che per diversi mesi hanno potuto mangiare solo 30 grammi di pasta al giorno e nient'altro”.