“Chiediamo che Salvatore Girone torni in patria come già avvenuto per Latorre”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a seguito del malore che ha colpito il fuciliere di Marina ancora a Nuova Delhi. Il decorso della malattia “è stato normale” e la risposta “molto buona”. E tuttavia, secondo la Pinotti, il rientro in Italia si rende necessario per garantire le cure migliori a Girone. “Ho seguito con attenzione il decorso della malattia – ha spiegato il ministro – parlando anche con Salvatore Girone e con sua moglie: abbiamo mandato anche un team medico, cosa che in genere facciamo con i nostri militari che hanno problemi di salute all’estero, e oggi fortunatamente lui è stato dimesso”.
Sulla questione dei due marò, ha poi aggiunto, “seguiamo il percorso che abbiamo intrapreso: ci siamo rivolti al tribunale del mare. Il tribunale del mare di Amburgo ha detto che non è l’India competente, ma ha congelato i procedimenti in India, cosa che l’India ha accettato. A questo punto si deve riunire il tribunale arbitrale, e ciò avverrà probabilmente entro la prima quindicina di ottobre, perché bisogna avere cinque giudici e l’accordo dei due stati che si rivolgono al tribunale arbitrale. Noi andiamo avanti e richiederemo al tribunale arbitrale quello che abbiamo già chiesto al tribunale del mare”.