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Malati lasciati in terra: sospesi due dirigenti dell’ospedale di Nola

Cadono le prime teste nel caso dell’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola (Napoli), dove alcuni pazienti sono stati adagiati in terra per la mancanza di sedie e barelle. A pagare il conto dell’ennesimo caso di malasanità sono stati il direttore sanitario del nosocomio, Andrea De Stefano, e il responsabile della medicina d’urgenza, Felice Avella, sospesi dal servizio in attesa dell’esito delle indagini interne per verificare le eventuali responsabilità della situazione.

Via ai licenziamenti

In precedenza il governatore Vincenzo De Luca aveva convocato in Regione tutti i responsabili delle Asl e delle aziende ospedaliere campane chiedendo di avviare “immediatamente le procedure di licenziamento dei responsabili del pronto Soccorso e del presidio ospedaliero di Nola”.

La Asl

“Quelle immagini mi hanno fatto male” ha commentato la direttrice generale dell’Asl Napoli 3 Sud, Antonietta Costantini, dopo aver dato notizia della sospensione di De Stefano e Avella. “Abbiamo aperto l’Obi (osservazione breve intensiva), poco dopo il mio insediamento. A fine mese sarà aperta una nuova rianimazione – ha annunciato. Abbiamo acquistato, sempre per l’ospedale di Nola, un macchinario per la risonanza magnetica. Insomma, lotto da mesi per aggiustare le cose che non funzionavano, e quelle immagini hanno fatto più male a me che ai dirigenti del presidio ospedaliero”. Quanto alla vicenda, ha aggiunto, si è trattato di “un evento spropositato”. La Asl ha appurato che “solo due dei pazienti arrivati al presidio, sono stati adagiati sul pavimento per evitare che cadessero dalle sedie. Chiaro che il sistema adottato è deprecabile, ma tutti i pazienti sono stati seguiti, e dalle foto pubblicate si nota che a terra c’era anche un operatore sanitario che prestava le cure. Nessuno è stato abbandonato”.

L’indagine

Al Santa Maria della Pietà intanto sono arrivati i Nas dei carabinieri, inviati dal ministero della Sanità per far luce sulla vicenda. Al momento sulla vicenda i militari mantengono il massimo riserbo. Testimoni raccontano che al momento i pazienti sono assiepati su sedie e barelle ma nessuno è in terra. “Speriamo di non arrivare al punto di sabato – spiega un medico all’Ansa – il 118 è stato allertato, ma le autoambulanze continuano ad arrivare. Per ora abbiamo pazienti sulle sedie e sulle barelle, nessuno fortunatamente a terra”.

Emergenza

A quanto si è appreso, molte delle persone giunte nel nosocomio nolano nelle ultime ore, hanno avuto problemi legati all’influenza, complice anche il freddo gelido di questi giorni, con ripercussioni sul sistema respiratorio. “Assistiamo tutti – sottolineano i medici – facciamo quanto possibile, senza lasciare nessuno senza cure, perciò sabato si è arrivati al collasso. Arrivano persone da tutta la provincia di Napoli e di Avellino, siamo al limite. Non possiamo rimandare indietro gli utenti. Speriamo che la situazione migliori”.

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