Pioggia e umidità hanno accolto Emmanuel Macron, presidente francese, nel corso della sua mattinata a Roma. L'incontro con il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, è avvenuto tra le vestigia dell'Impero: in un Colle Oppio blindato i due, insieme al ministro della Cultura Dario Franceschini, hanno visitato la Domus Aurea, l'abitazione del sovrano Nerone.
La visita archeologica
La stampa era assiepata oltre un lungo cordone di transenne, a qualche decina di metri dall'ingresso del monumento. Per Macron, visita alla Domus di 40 minuti accompagnata da una guida madrelingua. Ai cronisti il presidente francese ha detto che apprezza Roma “beaucoup” (“molto”). Lode di Macron all'antica reggia di Nerone: “È favoloso, è una testimonianza del genio europeo di tutte le epoche”, ha continuiato Macron, aggiungendo di voler “continuare a fare grandi cose con l'Italia”. «Continueremo – ha concluso – con l'ambizione fra i nostri Paesi e l'ambizione europea”. Dopo la visita alla Domus Aurea, Macron si è spostato a Palazzo Chigi.
L'incontro a Palazzo Chigi
Presso la sede del Governo italiano, Marcon ha improntato il suo discorso sugli ottimi rapporti bilaterali italo-francesi. “C'è un rapporto franco-tedesco strutturale e all'origine dell'Europa – ha sottolineato Macron -. Quando Francia e Germania non riescono a mettersi d'accordo l'Europa non può andare avanti. Ma quel rapporto non è esclusivo. Il legame con l'Italia ha un'altra storia, legami culturali, un'amicizia speciale e specifica. E non è in concorrenza né inferiore ma perfettamente complementare con quello franco-tedesco. Il rapporto è forte a tutti i livelli e abbiamo voluto dargli una forma nuova con il Trattato del Quirinale“.
Elogio dell'inquilino dell'Eliseo all'impegno italiano sul tema dei migranti. “L'Italia ha fatto un ottimo lavoro nel 2017, cui rendo omaggio, per ridurre la destabilizzazione causata dal fenomeno migratorio. Ha tutto il mio rispetto per il lavoro condotto”. Parole positive le ha poi spese per Gentiloni, la cui azione “in Italia e in Europa ha consentito di avviare una nuova dinamica”.