Si è chiusa alle 12, sulla piattaforma Rousseau, la votazione online degli iscritti M5S per determinare chi, fra gli otto pretendenti, sarà il candidato premier del Movimento fondato da Grillo e Casaleggio. A quasi 9 anni dalla sua istituzione e con una manifestazione a Rimini (che inizierà oggi) durante la quale dimostrare di essere ancora un movimento unito dagli ideali sui quali era stato creato, la sfida per il M5S non sarà tanto capire chi sarà il nome prescelto (con Di Maio strafavorito) quanto se l’esito delle votazioni non andrà a scontentare qualcuno. Nei giorni scorsi avevano fatto rumore le rinunce di Alessandro Di Battista (il quale ha già affermato di volerne dar conto nel confronto di sabato) e, soprattutto, di Roberto Fico, considerato l’esponente dell’ala ortodossa del Movimento, quella a cui non è piaciuta la novità del vincitore delle primarie come capo politico.
Bagarre M5S
Del resto, al lato “radicale” non era piaciuta nemmeno l’idea di svolgere primarie considerate totalmente unidirezionali, con il nome del vicepresidente della Camera Di Maio nettamente avanti, a livello di preferenze, rispetto agli altri aspiranti premier, perlomeno poco noti. Per questo l’appuntamento di Rimini potrebbe rappresentare un importante spartiacque per capirne di più sull’unità interna di un Movimento che, una volta ottenuto il nome del vincitore, si ritroverà per la prima volta con una guida che non sarà Beppe Grillo. Il tutto mentre, in Sicilia, è in piena fase di svolgimento la bagarre sulle elezioni regionali, con la candidatura di Cancelleri sospesa e un rischio concreto legato a una tornata alle urne comunque importante prima delle politiche.
Intoppo Rousseau
Intanto, nella giornata di ieri, anche la piattaforma Rousseau (già vittima di un paio di attacchi hacker all’indomani della presentazione della sua nuova versione) ha fatto i capricci, andando in sovraccarico in piena fase di votazione. I responsabili hanno garantito che si è trattato di un problema di eccessi di utenza: “Le prestazioni del sistema operativo Rousseau sono condizionate dall’alta affluenza in contemporanea che si sta registrando”. Un disagio che, comunque, ha costretto lo stato maggiore a posticipare alle 12 di oggi la chiusura delle votazioni. Per conoscere il futuro capo politico, nonché candidato a Palazzo Chigi, bisognerà aspettare ancora qualche ora.