L’eurodeputato Marco Affronte lascia il gruppo Efdd e passa con i Verdi. Si tratta del primo grillino a lasciare la delegazione del M5s a Bruxelles dopo il tentativo fallito di aderire al gruppo Alde e la successivo decisione di restare nella formazione euroscettica guidata da Nigel Farage. Secondo fonti dei Verdi ci sarebbero però altri eurodeputati pentastellati in contatto col gruppo, in vista di un possibile ingresso nella formazione ecologista. Si parla in particolare di un possibile approdo di Dario Tamburrano, da sempre a favore di un ingresso nei Verdi.
“Salutiamo l’entrata nella famiglia Verde europea e italiana dell’europarlamentare Marco Affronte” – scrivono in una nota i membri dell’esecutivo Nazionale dei Verdi Luana Zanella e Angelo Bonelli – Marco Affronte è una persona di cui conosciamo il grande impegno nelle tematiche ecologiste. Siamo convinti che la sua presenza tra gli ecologisti italiani darà un grande contributo alle battaglie per la salvaguardia dell’ambiente e la promozione di una Europa più verde più giusta e più democratica. Affronte, con le sue competenze e la sua storia, non potrà che rafforzare i Verdi nel nostro Paese”.
Affronte, in un post su Facebook, ha parlato di una “decisione sofferta” ma inevitabile. “Non ci sono più le condizioni per restare – ha scritto – a partire da oggi entro a far parte, come indipendente, del Gruppo al Parlamento Europeo ‘Verdi – Alleanza Libera Europea’. Resterò membro titolare delle Commissioni Pesca e Ambiente (Pech ed Envi). Il Gruppo V-ale conterà così su 51 parlamentari da 18 Paesi diversi”.
L’ex grillino rischia però un’ingente sanzione pecuniaria da parte del suo vecchio partito. Il codice di comportamento del M5S Europa prevede una multa da 250 mila euro “sia in caso di condanna penale sia nell’ipotesi in cui venisse ritenuto gravemente inadempiente al rispetto del codice di comportamento”. La somma, si legge ancora, verrà data in beneficenza. Resta da vedere se Affronte verrà giudicato gravemente inadempiente. Ma il rischio è alto. Il Codice stabilisce che “i deputati del M5s al Parlamento europeo non dovranno associarsi ad altri gruppi politici, se non per votazioni su punti condivisi”. E, solo, “laddove si manifestasse la possibilità di costituire in seno al Parlamento europeo un gruppo politico con deputati di altri Paesi europei che condividano i valori fondamentali del M5s verrà fatto su proposta di Beppe Grillo, in qualità di capo politico del M5s, e ratificata tramite votazione in Rete da parte degli iscritti al M5s”.