“Domani alla conclusione dell’informativa alla Camera rassegnerò le mie dimissioni”. E’ l’annuncio che Maurizio Lupi ha dato durante la registrazione di Porta a Porta. Nella mattinata il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avuto un lungo colloquio a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, informando della sua decisione anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Credo che questa mia scelta rafforzerà il governo” ha spiegato Lupi negando che sia stato il premier a chiedere le dimissioni.
Poco dopo che la notizia è stata resa ufficiale è arrivata l’approvazione di Lorenzo Guerini: “La sua decisione è un gesto politico da apprezzare. Un atteggiamento ragionevole e serio che dimostra la sua attenzione per le istituzioni. Avanti insieme per procedere senza esitazioni a cambiare l’Italia e a renderla più giusta e competitiva”.
Il ministro Lupi, che ha spiegato di voler “rispondere alle doverose e legittime domande che i gruppi parlamentari e i giornalisti si sono posti da quando è scoppiato lo scandalo” ha anche aggiunto che fare un passo in dietro non vuol dire “ritirarsi dalla politica. La cosa migliore è che io mi assuma tutte le mie responsabilità ma salvaguardi la mia famiglia”. Ha precisato infine: “Attaccate me, ma lasciate stare mio figlio. Lui è stato mandato dal politecnico di Milano a fare sei mesi di tesi e di stage a tremila dollari al mese e per sei mesi lavora presso uno studio di San Francisco”.