Un nuovo incarico per Lucia Borsellino. La donna lascerà infatti Palermo per occuparsi di anticorruzione all’Agenzia per i servizi sanitari regionali Agenas. L’incarico durerà due anni e sarà svolto a Roma. La notizia arriva all’indomani di quella che per la figlia di Paolo Borsellino è stata assegnata una scorta. Riguardo al nuovo incarico, l’ex assessore si occuperà del protocollo tra l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Lo ha reso noto la stessa Agenas, precisando che la Borsellino avrà anche l’incarico di seguire alcune delle misure previste dal Patto per la salute 2014-2016 affidate all’Agenas, come il sistema nazionale di monitoraggio e controllo. L’incarico partirà dal primo settembre 2015.
“Conosco Lucia Borsellino da anni, abbiamo già collaborato in più occasioni, non ultima quella della stesura del nuovo Patto per la salute e del Regolamento sugli standard ospedalieri. Poter contare sulla professionalità, l’esperienza, i valori, l’onestà intellettuale e l’etica professionale che la contraddistinguono è un indiscusso valore aggiunto per l’Agenzia e per i suoi interlocutori”, spiega il direttore generale dell’Agenas, Francesco Bevere, annunciando il nuovo incarico dell’ex assessore alla regione Sicilia.
“Oltre a essere impegnati sul fronte Patto per la salute – ha aggiunto – tenuto conto delle preoccupanti dimensioni assunte dai fenomeni di corruzione e conflitto di interessi in ambito sanitario, su indicazione del Ministro Lorenzin, Agenas ha avviato la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione su un percorso strategico sui temi della trasparenza, dell’etica e della legalitàin sanità e sulla sperimentazione di nuovi modelli di gestione dei rischi nel sistema di governance delle aziende sanitarie”. Bevere sottolinea poi come abbia ritenuto “di affidare questa rilevante area di intervento a Lucia Borsellino” perché “convinto che il Tavolo di lavoro nazionale Agenas-Anac-Ministero della Salute, potrà giovarsi del suo contributo per l’individuazione, la sperimentazione e la realizzazione, in collaborazione delle Regioni, di progetti e azioni concrete, finalizzate alla prevenzione dei fenomeni corruttivi”.