Uno spettro si aggira per Palazzo Chigi: l'aumento dell'Iva. Dopo le sibilline parole che ieri il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha pronunciato alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, ossia ha confermato che “lo scenario tendenziale (del Def, ndr) incorpora gli incrementi dell'Iva”, la polemica non accenna a diminuire. Il vicepremier Luigi Di Maio ci tiene a smentire l'aumento dell'Iva, ma le opposizioni incalzano.
Di Maio: “Impegno del M5s: no all'aumento dell'Iva”
“C'è un contratto di governo, ma c'è prima di tutto il rispetto degli italiani. Noi non aumenteremo l'Iva per dire che abbiamo fatto la flat tax”. Così il capo politico del M5s. “Con i viceministri Castelli e Garavaglia stiamo lavorando per evitare lo scatto delle clausole di salvaguardia”, ha aggiunto. E poi ancora: “Spero Tria sia stato frainteso. L'Iva non aumenterà. Non è aumentata nel 2018, non aumenta nel 2019. E non può aumentare. C'è un impegno del Movimento 5 Stelle di non farla aumentare. Quindi l'Iva non aumenterà, ci sono tante proposte su questo”.
Le opposizioni
Incalzano le opposizioni. Mariastella Gelmini, presidente del gruppo Forza Italia alla Camera, afferma: “Il governo se la prende con Tria perché dice la verità, cioè che bisogna trovare i soldi per evitare l'aumento dell'Iva, che andrebbe a reprimere i consumi”. Dal canto suo Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, fa un appello all'esecutivo: “Il governo dica con chiarezza prima delle elezioni europee del 26 maggio se l'Iva aumenterà o no. Gli italiani hanno il diritto di votare sapendo cosa questo Esecutivo ha fatto in ambito economico”.
