E’ stata approvata dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera la riforma elettorale che da lunedì prossimo sarà all’attenzione dell’Aula. Dopo l’approvazione dell’Italicum, il ministro per le riforme, Maria Elena Boschi, ha chiesto che i partiti rinuncino a chiedere il voto segreto in aula.
“Sulla riforma della legge elettorale lo strappo lo ha fatto Renzi, deportando dieci suoi parlamentari in commissione Affari Costituzionali. Non si era mai vista una deportazione di questo tipo, tendente evidentemente a condizionare l’azione politica di una parte consistente del suo stesso gruppo parlamentare – ha dichiarato Renato Brunetta – Di fronte a questa deportazione noi abbiamo reagito, assieme a tutte le altre opposizioni, uscendo dalla commissione Affari costituzionali e denunciando così lo strappo costituzionale realizzato da Renzi. In Aula noi ripresenteremo ovviamente tutti i nostri emendamenti, chiederemo su di essi il voto segreto, poi chiederemo il voto segreto sul voto finale. Se Renzi metterà la fiducia peggio per lui, ci saranno delle reazioni, di regolamento e non di regolamento, all’altezza della violenza che il premier sta realizzando sull’intero Parlamento”.
E mentre In Senato Silvio Berlusconi aveva votato a favore dell’Italicum, boccia la riforma della legge elettorale definendola “autoritaria”. “Non possiamo consentire a Renzi di prendere il potere totale con 30% dei voti attraverso una legge che di fatto con lo sbarramento al 3% polverizza l’opposizione – spiega l’ex premier – Noi avevamo proposto l’elezione diretta almeno chi vince è legittimato dal popolo e ci sarebbero solo due partiti”.