Dopo bocciature e declassamenti Standard & Poor's promuove finalmente l'Italia. “Gli italiani si sono uniti al ballo con il ritorno della ripresa”:ha detto il capo economista per l'Europa di S&P global, Jean-Michel Six, presentando le prospettive macro-economiche a Parigi. Six ha poi ricordato che il “Pil italiano è ancora al di sotto di quello del 2007 ma in ogni caso ci sono segni di ripresa“.
Gli altri Paesi
Ricevendo i cronisti a Parigi, Six ha spiegato che “anche in Francia l'economia è ripartita, con un miglioramento dei margini, il problema è che tende già a raggiungere il tetto massimo, che sembra del 2%“. “Il problema francese – ha puntualizzato – non è un problema di domanda ma di offerta“. Quanto alla Germania, il capo economista di S&P ha osservato come in termini di “commercio estero sia riuscita a riequilibrare la bilancia commerciale“, riducendo la dipendenza dalla zona euro. Il Portogallo, infine, segna una ripresa “spettacolare“. Più in generale, ha puntualizzato Six, la congiuntura di Eurolandia è la “migliore” dal 2009, oggi – ha avvertito – “il vero rischio è esogeno” e si “concentra sulla congiuntura americana“. Six ha evocato, tra l'altro, l'ipotesi di un forte rialzo dei tassi negli Stati Uniti e un possibile “choc obbligazionario”.
Rating rivisto
Lo scorso ottobre le migliorate condizioni di crescita dell'Italia avevano indotto Standard & Poor's a rivedere al rialzo il rating del nostro Paese. Nella relazione periodica sull'andamento dell'economia dell'Italia S&P aveva portato il rating a “BBB/A-2“, con outlook stabile, da “BBB/A-3” con outlook stabile. L'agenzia internazionale aveva precisato: “Rivediamo al rialzo il rating dell'Italia per le migliorate prospettive di crescita, sostenute da un aumento degli investimenti e dalla crescita dell'occupazione, ma anche dalla politica monetaria espansiva”. Sulla base di questo contesto – aveva spiegato S&P – il rialzo riflette anche i diminuiti rischi nel settore bancario per l'outolook economico ed un ulteriore consolidamento di bilancio. L'Agenzia prevede che il Pil crescerà dell'1,4% quest'anno, ben oltre le precedenti stime ferme allo 0,9%. S&P ritiene che le riforme compiute negli ultimi due anni dalle autorità italiane per risolvere le difficoltà del settore finanziario dovrebbero sostenere i miglioramenti economici in corso“.